Palermo, Orlando sull'Ismett: "Mentre il mondo l'invidia, la regione vuole cancellarlo"

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Palermo, Orlando sull'Ismett: "Mentre il mondo l'invidia, la regione vuole cancellarlo"
In quindici anni di attività il centro, ha eseguito 1500 trapianti e curato oltre 50 mila pazienti

18 Gennaio 2016 - 00:00

"Nei suoi quindici anni di attività, ISMETT, grazie a un innovativo e costruttivo partenariato tra la Regione Siciliana e l'Università di Pitsburgh ha portato in Sicilia cure di altissimo livello, ha curato oltre 50.000 pazienti, di cui 1.500 trapiantati provenienti da tutto il Mediterraneo. Nei suoi quindici anni di attività, ISMETT ha rappresentato una delle eccellenze della sanità pubblica siciliana, coniugando attività mediche, ricerca e formazione e, soprattutto, offrendo un servizio in moltissimi casi non disponibile in nessuna struttura del sud Italia, con cure chirurgiche e mediche di altissimo livello. E mentre tutto il mondo lo indica come modello positivo di collaborazione fra pubblico e privato, con l'avvio di esperienze e partenariati analoghi in Cina, Singapore, Giappone, Taiwan, Kazakistan, Irlanda, Germania e Canada, la Regione sembra intenzionata a chiudere questa esperienza." Con queste parole, il Sindaco di Palermo e Presidente di ANCI Sicilia Leoluca Orlando, interviene nelle recenti polemiche sul ruolo e il funzionamento dell'ISMETT, l'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione che opera a Palermo. "Chi oggi addita l'ISMETT – prosegue Orlando – evidentemente ne ignorà o fa finta di ignorarne la realtà, i bilanci, le competenze e la storia, oltre che ovviamente le professionalità che operano in quella struttura." Ancora più grave è per il Sindaco di Palermo il fatto "che si voglia far apparire una presunta contrapposizione fra l'ISMETT e altre strutture regionali, come se l'Istuto non avesse quale socio pubblico di maggioranza l'ARNAS Ospedale Civico e come se i suoi bilanci non fossero da sempre sottoposti a certificazioni, controlli e verifiche da parte dell'Assessorato Regionale per la Sanità." Orlando ricorda poi che "i pazienti accedono a ISMETT come a un qualunque altro ospedale pubblico e le liste d’attesa sono gestite in modo trasparente, secondo le regole del Sistema Sanitario Regionale. Circa il 30% dei pazienti è ricoverato per trasferimento da altri ospedali, non solo siciliani, il più delle volte in emergenza-urgenza, per patologie, o complicazioni di interventi, così gravi da non poter essere gestite altrove." Infine da Orlando un'accusa molto pesante relativa ai rischi che le polemiche di questi giorni innescano non solo rispetto al futuro dell'ISMETT: "le attività di ricerca dell’Istituto, portate avanti sempre grazie alla stretta integrazione con l'Università americana, gli hanno consentito di divenire una eccellenza sul piano nazionale ed internazionale, tanto da dar vita a Ri.MED, la fondazione di ricerca biomedica e biotecnologie della Presidenza del Consiglio che con un investimento di oltre 300 milioni di euro, sta per costruire un centro di ricerche di rilevanza internazionale a Carini. Un Centro che darà lustro non solo alla Sicilia ma a tutto il paese nel panorama della ricerca scientifica a livello nazionale ed internazionale. Perché tanto accanimento contro una delle migliori strutture sanitarie nel panorama regionale? Cui prodest?"

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