Palermo, la polizia scopre un magazzino di moto rubate

Redazione

Palermo

Palermo, la polizia scopre un magazzino di moto rubate
Grazie al sistema gps di uno scooter rubato

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ieri mattina, poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico insieme agli agenti del commissariato “Brancaccio”, si sono recati in via Messina Marine, dove hanno preso contatti con un uomo, che il giorno prima aveva denunciato il furto del proprio motoveicolo, un Honda SH, aggiungendo che il dispositivo di allarme satellitare gli aveva fornito la posizione del mezzo, proprio in via Messina Marine. I poliziotti raggiunto il luogo segnalato dal gps, si sono trovati dinnanzi a numerosi garage. E’ bastato solo qualche attimo, un solo click sul telecomando del sistema di allarme ed il dispositivo sonoro, udito nitidamente all’esterno, ha consentito  l’individuazione precisa del garage dove era stato nascosto lo scooter rubato. Identificato il proprietario del box, gli agenti hanno appreso che il garage era stato affittato con un regolare contratto di locazione ad un cittadino extracomunitario. Il proprietario, avendo una copia delle chiavi, ha consentito l’accesso ai poliziotti aprendo così le porte di una vera e propria officina di smontaggio di motocicli rubati. L'ultimo scooter rubato si è così rivelato un’inconsapevole esca per il ricettatore. All’interno del locale, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto altri 4 scooter oggetto di furto, targhe, telai, contrassegni assicurativi e carte di circolazione appartenenti ad altrettanti motocicli rubati nonché pezzi di ricambio, attrezzi atti allo scasso, bauletti, carenature, quadri di strumentazione, caschi, specchietti retrovisori, ammortizzatori, forcelle, interi blocco motore, pezzi di ricambio, il tutto secondo la polizia, presumibilmente di provenienza illecita. Tutto il materiale, era non solo catalogato, ma anche avvolto in cellophane, probabilmente, pronto per essere venduto. La conseguente attività d’indagine ha consentito agli agenti di rintracciare il cittadino extracomunitario, affittuario del box. Quest’ultimo, ormai scoperto, ha confessato ai poliziotti che tutto il materiale e i motocicli erano oggetto di furto e preparati per essere rivenduti all’estero. Lo straniero, è stato indagato in stato di libertà, accertamenti sono in corso per verificare la sua posizione sul territorio nazionale.

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