Palermo, la Polizia scopre e chiude un centro clandestino di scommesse

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Palermo, la Polizia scopre e chiude un centro clandestino di scommesse
In un'altra operazione arrestato uno spacciatore

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sono trascorsi solo pochi giorni dall’arresto di un giovane pregiudicato palermitano, sorpreso sabato scorso, nel quartiere Oreto, dagli agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “Investigativa” del Commissariato Oreto-stazione con mezzo chilo di hashish. Samuele Davì, 26enne, passeggero di uno scooter guidato da un complice che, all’altezza di piazzale delle Cliniche, aveva avuto la “sfortuna” di imbattersi in una pattuglia di polizia in “abiti civili”. I poliziotti avevano intimato  l’“Alt” per un controllo agli occupanti dello scooter, che, non aderendo all’indicazione degli agenti,  si erano lanciati in una veloce fuga. Il conducente del ciclomotore, imboccando alcune stradine limitrofe, grazie all’intenso flusso veicolare tipico del sabato pomeriggio, che ostacolava la marcia dei poliziotti, era riuscito a far perdere le proprie tracce. Davì, invece, nella falsa convinzione di farla franca, aveva abbandonato il mezzo, fuggendo a piedi, ma, raggiunto dai poliziotti, era stato bloccato ed ammanettato. Gli agenti avevano sequestrato il “prezioso” carico di stupefacente custodito all’interno della tasca del suo giubbotto in un sacchetto. Ieri pomeriggio, i poliziotti del Commissariato Oreto-stazione, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del complice, un  22enne palermitano. Gli agenti, impegnati in minuziose indagini, hanno stretto il cerchio intorno al giovane che, sentitosi ormai braccato, ha deciso di costituirsi presso gli uffici di polizia. L’uomo, ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanza  stupefacente ai fini di spaccio, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. I poliziotti sono riusciti così ad assicurare alla giustizia un altro malvivente. L’ attività di controllo del territorio del centro storico, rivolta al contrasto della microcriminalità è incessante. Numerosi i controlli ai luoghi frequentati dai cittadini palermitani durante il tempo libero, in quelli di  ritrovo giovanile, senza trascurare le attività che, sotto una parvenza di legalità, potrebbero esser luogo d’incontro di pregiudicati. Nell’ambito di questi ultimi controlli, rivolti all’individuazione di attività sospette, gli agenti del Commissariato “Oreto-stazione ,  ieri, si sono imbattuti in un centro scommesse clandestino, nel quartiere “Ballarò”. I poliziotti hanno verificato che il gestore, pur privo di ogni requisito di legge, aveva creato un esercizio divenuto nel tempo un vero e proprio punto di ritrovo per gli accaniti scommettitori del quartiere. Per tale ragione, pur non essendo munito di alcuna licenza, l’esercente, in realtà titolare formalmente di un centro elaborazione dati, anche con una grossa insegna, pubblicizzava l’attività di scommesse, in realtà clandestina. Molto più snella e meno onerosa risulta infatti la procedura per l’apertura di un centro elaborazione dati rispetto a quella necessaria per un’attività di centro scommesse. Ne conseguiva il sequestro preventivo dei locali e delle strumentazioni telematiche utilizzate per i collegamenti on-line ed il sequestro probatorio della documentazione e del denaro attestante lo svolgimento abusivo dell’attività.

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