Palermo, la Favorita cambia volto per sempre. Piano di recupero da 22 milioni

Redazione

Palermo

Palermo, la Favorita cambia volto per sempre. Piano di recupero da 22 milioni
Approvato dalla Giunta Comunale il Piano di gestione del Parco urbano

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Giunta comunale ieri pomeriggio ha approvato l’atto di indirizzo relativo al Piano di realizzazione e di gestione del Parco della Favorita, che racchiude interventi da realizzare entro il 2014. “Un piano organico – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – che prevede risorse finanziarie già disponibili per l’ammontare complessivo di 22 milioni di euro circa, dei quali 8 e mezzo già presenti in bilancio e il resto da finanziare attraverso il bilancio 2014 e il Piano triennale delle opere pubbliche”. “Un processo – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Giuseppe barbera – per il Parco ibrido più grande d’Italia, fatto di passi concreti che il Comune metterà in atto nel 2014 e di progetti da realizzare in collaborazione con la Regione con la prossima programmazione europea. L’atto di indirizzo – ha concluso l’Assessore – istituisce l’Ufficio Favorita al quale partecipano i diversi settori comunali interessati e che troverà sede, nelle prossime settimane nei locali delle Scuderie reali insieme a servizi di accoglienza e fruizione del parco”.   Nello specifico il piano prevede, tutta una serie di azioni volte a: migliorare la fruizione dell’area interessata dalla pedonalizzazione, con la realizzazione di segnaletica per la percorrenza di tali aree e di un sistema di cartelli esplicativi di edifici ed elementi della vegetazione, la riorganizzazione dell’illuminazione nella zona del giro di carrozze della Palazzina Cinese, il recupero delle fontane nel viale di collegamento tra la piazza dei Quartieri e la Palazzina Cinese, l’eliminazione dell’asfalto nel viale d’accesso alla Palazzina Cinese; favorire e sviluppare l’uso degli spazi aperti del Parco, come la manutenzione e cura del prato denominato Case Rocca, l’utilizzazione di nuove aree per attività sportive e ricreative, recupero sentieristica esistente. favorire la conoscenza storica e agronomica del Parco attraverso lo svolgimento di laboratori legati alla storia e alla natura del Parco e del Monte ; rifunzionalizzare il patrimonio immobiliare del Parco con una massiccia campagna di appalti pubblici che consentiranno il recupero dei caseggiati Rocca, il restauro dei Torriglioni e dello spazio antistante, dei prospetti di Casa Natura, la rifunzionalizzazione del vivaio; mitigare il rischio di caduta massi, attualmente incombente sulla porzione di parco a monte di viale Diana; sviluppare la fruizione del Monte Pellegrino e organizzare un workshop partecipato sulla gestione del Parco.

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