Palermo, incrocio tra via Paruta e via Saitta Longhi pericoloso, chiesto un semaforo

Redazione

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Palermo, incrocio tra via Paruta e via Saitta Longhi pericoloso, chiesto un semaforo
Dal presidente della IV circoscrizione, Silvio Moncada che ha anche scritto al Prefetto

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Basta morti, è sufficiente un semaforo per fermare le stragi che ancora oggi continuano a lasciare un vuoto nel petto”. Il quadrivio di via Filippo Paruta, via Saitta Longhi e via Due Vanelle torna a far discutere o, meglio, è la mancata installazione di un semaforo lampeggiante nella zona ad alto rischio incidenti a tornare alla ribalta della cronaca. Lo fa per una disgrazia: l’1 giugno 2014, l’ultimo incidente in ordine di tempo, ha portato alla morte di un cittadino, avvenuta ieri dopo settimane di agonia. E così il Presidente della IV Circoscrizione, Silvio Moncada e i Consiglieri Serena Potenza e Luca Reina hanno deciso, dinanzi all’ennesima non risposta del Comune, di interpellare il Prefetto di Palermo mediante l’invio di una lettera accorata. Già nel 2011 era stata fatta richiesta all’amministrazione comunale per l’installazione del semaforo nella zona. La risposta? “Non ci sono soldi”. Nel 2014 è stata poi approvata al consiglio della IV Circoscrizione la mozione presentata dal Presidente Silvio Moncada e dai Consiglieri Potenza e Reina. Ma, ad oggi, la richiesta è rimasta inascoltata e il Comune continua a fare orecchie da mercante. “Abbiamo deciso di scrivere questa lettera, interpellando il Prefetto perché l’amministrazione non può porre un problema di budget quando si tratta della sicurezza dei cittadini – dicono Moncada, Potenza e Reina -. Quante persone devono ancora morire prima che si possa installare un semaforo nel quadrivio? Non lo accettiamo, non ci stiamo, la sicurezza dei cittadini, la loro integrità fisica deve essere messa al primo posto. Speriamo che il Prefetto ci ascolti”.

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