Palermo, in manette rapinatore seriale: inchidato dalla videosorveglianza

Redazione

Palermo

Palermo, in manette rapinatore seriale: inchidato dalla videosorveglianza
L'uomo un 45enne palermitano, già arrestato in altre occasioni per gli stessi reati

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia ha identificato e arrestato l’autore di una rapina “lampo”, ai danni del supermercato “Fortè” di largo Vitali, all’interno del quartiere “Villaggio Santa Rosalia”. Gli agenti hanno attribuito la responsabilità di quella rapina a Giuseppe Battaglia, 45enne pregiudicato. La rapina, per dinamica, vittima, movenze e corporatura del suo autore, sembra essere la scena di un film già visto dagli agenti. Lo scorso 5 maggio un malvivente, dalla corporatura robusta e dal volto parzialmente travisato da cappuccio bianco, ha fatto irruzione nei locali del market. Dinanzi agli occhi increduli dei numerosi clienti della cassa, l'uomo ha raggiunto il cassiere alle spalle, lo ha cinto, gli ha puntato un cacciavite al fianco, lo ha costretto ad aprire la cassa ed ha arraffato un bottino di circa 200 euro, prima di allontanarsi a passo sostenuto. Le indagini dei poliziotti sono state supportate dalle numerose telecamere, all’interno e nelle adiacenze del supermercato. I filmati registrati hanno dato conto, non solo delle fasi della rapina, ma anche di quelle immediatamente precedenti e successive, in particolare della, relativamente lunga, fase di studio, durante la quale Battaglia, già incappucciato, si è aggirato a poche decine di metri dall’entrata del supermercato, attendendo il momento propizio per compiere il blitz. La visione di queste immagini ha consentito agli agenti di ricollegare facilmente l’autore di questa rapina a due precedenti assalti risalenti allo scorso agosto, uno dei quali, per altro, rivolto allo stesso market di Largo Vitali: per entrambe quelle rapine Battaglia era già stato arrestato e sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione. L’andatura dinoccolata del rapinatore incappucciato, la sua taglia “large” e la similitudine ai precedenti colpi di agosto, hanno portato gli agenti, “a colpo sicuro” nei pressi dell’abitazione di Battaglia, nel cuore del “Villaggio S. Rosalia”. Il quartiere, nel rispetto della deteriore cultura comune a numerosi rioni popolari cittadini, è un insieme di strade e crogioli che sembrano avere occhi ed orecchie quanto, se non più, degli uomini: quando gli agenti, a distanza di due giorni dalla rapina, sono piombati in Largo Medaglie d’Oro, hanno incrociato Battaglia a bordo della sua vettura, forse pronto ad una fuga, evidentemente, informato della polizia. Il malvivente è riuscito a mettere in moto ed a percorrere pochi metri, ma è stato subito bloccato. A bordo della vettura è stato ritrovato lo stesso giubbotto bianco con cappuccio indossato per compiere la rapina del 5 maggio e di cui il malvivente si sarebbe probabilmente disfatto, mentre addosso gli sono stati rinvenuti i medesimi pantaloni. A casa dell’uomo, i poliziotti hanno invece ritrovato le scarpe rosse indossate in quell’occasione ed il cacciavite utilizzato per minacciare il cassiere. Indagini sono in corso per verificare se Battaglia si sia reso responsabile, anche nel periodo in cui si trovava costretto all’obbligo di dimora, di altri analoghi assalti.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it