Palermo, il presidente Rap Sergio Marino alla IV Circoscrizione: "Datemi un anno di tempo"

Redazione

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Palermo, il presidente Rap Sergio Marino alla IV Circoscrizione: "Datemi un anno di tempo"
"Se non dimostrerò il cambiamento - ha detto Marino - disposto ad andarmene"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si è svolto un consiglio straordinario presso l’aula consiliare della IV Circoscrizione alla presenza del Presidente della Rap, Sergio Marino e dei responsabili dei vari settori per discutere su raccolta r.s.u., discariche abusive, e spazzamento, diserbo, manutenzione strade e marciapiedi, rifiuti ingombranti, derattizzazioni e disinfestazioni. Un'occasione per confrontarsi sulle criticità presenti e intervenire. “Questa circoscrizione non vuole fare il processo alla Rap – dicono il presidente Silvio Moncada e il vicepresidente Ninni Abbate – vuole mettere in luce i problemi esistenti e collaborare per venire incontro alle richieste dei cittadini. Bisogna, ad esempio, effettuare una rotazione del personale per quanto riguarda lo spazzamento perchè ci sono alcune zone che vengono curate ed altre, invece, abbandonate al loro destino. Stessa cosa per quanto concerne il diserbo e il taglio dell'erba nei marciapiedi che in alcuni casi ne impedisce la percorribilità. Abbiamo chiesto – proseguono – la rivisitazione dei cassonetti, soprattutto davanti alle scuole, e il miglioramento del servizio di raccolta rifiuti ingombranti che con l'attivazione del servizio gratuito a domicilio dovrebbe sensibilmente migliorare e, infine, il potenziamento delle campane per la raccolta differenziata e la sterilizzazione dei cassonetti”. “Il problema dei rifiuti a palermo si snoda in due punti, l'azienda e i cittadini – interviene il presidente della Rap, Marino -. Gli ultimi anni di vita della vecchia Amia sono stati connotati da una procedura che ha portato al fallimento. Era un'azienda alla deriva: senza cassonetti, senza scope, senza spazzatrici, senza nulla. E noi, sulla base di una volontà politica espressa dal consiglio di amministrazione del comune di Palermo, abbiamo salvato il lavoro a 400 mila persone. Abbiamo presentato un progetto, passeremo da 0 a 19 spazzatrici. Dal 3 novembre partirà la raccolta degli ingombranti porta a porta, stiamo facendo sforzi immani per migliorare”. E lancia una "sfida" a dipendenti e cittadini: “Si deve cambiare atteggiamento. Abbiamo mille difetti, mille limiti e li supereremo. Ma mi dovete dare tempo. L'impegno che io prendo è questo: se in un anno non darò il segno del cambiamento vorrà dire che non sarò stato capace di farlo. E me ne assumo ogni responsabilità”. E sui cosiddetti "fannulloni" dice: “Ci sono come in qualsiasi altro posto, dal comune alla provincia alla regione. Li stiamo scovando, abbiamo fatto diverse contestazioni. Stiamo riorganizzando l'azienda con la riattribuzione dell'incarico ai dirigenti. La rotazione è una cosa sana”. Nel corso dell'incontro si sono alternati gli interventi dei consiglieri Abbonato, Tuzzolino, Potenza, Ciprì, Ruggiero, Di Vincenti, Mancuso e Abbate con particolare attenzione al tema delle discariche abusive. “Non basta più la semplice raccolta dei rifiuti – dicono i consiglieri Serena Potenza e Nino Tuzzolino che, tra le altre cose, ha proposto una particolare attenzione sullo spazzamento delle vie cosiddette secondarie -. Ci deve essere un progetto di riqualificazione delle zone con una disinfestazione e derattizzazione subito dopo la raccolta, installazione di telecamere, abbellimento dei siti, e vigilanza continua. È stata già fatta richiesta al prefetto. Si dovrebbero fornire anche gli ambulanti che operano nei mercati rionali di sacchi per potere pulire più velocemente e a costi minori, per una maggiore collaborazione”. “Abbiamo risollecitato la bonifica delle discariche di detriti e materiale di risulta – concludono – con particolare attenzione in via Paulsen e via Gustavo Roccella. E chiesto di trovare forme di incentivazione per educare la raccolta dei rifiuti come lo sgravio in bolletta o dei buoni sconto”.

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