Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, unitamente a personale del Commissariato Zisa – Borgonuovo, hanno tratto in arresto, i palermitani Antonino Marino 30 anni e Tommaso Giglio 30 anni, entrambi pregiudicati in quanto responsabili del reato di furto aggravato in concorso in abitazione. Intorno alle ore 13, i poliziotti si sono recati in viale Piazza Armerina, a seguito di una segnalazione su linea “113” di furto in atto ad opera di due giovani introdottisi all’interno di un appartamento sito al secondo piano, dopo essersi arrampicati all’esterno dello stabile. L’anonimo interlocutore ha altresì precisato alla polizia che i due sono arrivati a bordo di un’autovettura, specificandone marca e modello. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno notato sul balcone di uno stabile due persone con i volti travisati da passamontagna intenti a scavalcare. Gli stessi, non appena si sono accorti della presenza degli agenti, sperando di non essere ancora stati scoperti, sono rientrati dentro l’appartamento per tentare di farla franca. I poliziotti, individuata e raggiunta subito l’abitazione interessata, hanno constatato che la porta d’ingresso non presentava nessuna effrazione gli agenti di polizia hanno così intimato ai due malfattori di aprire immediatamente la porta. Gli stessi, avendo capito di essere stati ormai scoperti e di non avere vie di fuga, hanno aperto la porta con il volto ancora travisato. I due rei sono stati subito bloccati dagli agenti di polizia e sottoposti a perquisizione personale. La stessa ha dato esito positivo, rinvenendo addosso più oggetti atti allo scasso (giravite a croce, passamontagna, scalda collo, giravite a punta), poi posti sotto sequestro. Da un sopralluogo effettuato all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno constatato che i due giovani hanno danneggiato e divelto la porta finestra in alluminio del balcone; sul pavimento è stata ritrovata una federa di un cuscino dove i malfattori avrebbero riposto la refurtiva consistente in alcuni monili in argento, collane in oro, altra bigiotteria ed oggetti, poi riconsegnati al legittimo proprietario, giunto immediatamente sul posto. Alla luce dei fatti descritti i due rei sono stati tratti in arresto in attesa del rito della direttissima, a seguito del quale l’Autorità Giudiziaria ha disposto per entrambi i malviventi la traduzione presso la Casa Circondariale “Ucciardone”.