Palermo, estrae una pistola durante una lite, arrestato un tunisino

Redazione

Palermo

Palermo, estrae una pistola durante una lite, arrestato un tunisino
L'uomo era anche in possesso di una carta d'identità falsa

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia ha arrestato Rahman Khamis, 35enne tunisino senza fissa dimora, responsabile del reato di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco del tipo clandestino, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di documento d’identità falso. I poliziotti, impegnati nell’attività di prevenzione e repressione dei reati, durante un servizio appositamente predisposto dalla Questura, volto, tra l’altro, all’individuazione di allacci abusivi alla rete pubblica, nei pressi di via Roma, hanno notato in lontananza, in via Montesanto, due persone intente a parlare in maniera animata. Gli agenti hanno raggiunto i due uomini, per dividerli e nell’immediatezza  dell’intervento, uno dei due litiganti, portando la mano destra sotto il giubotto, ha estratto una pistola che teneva nascosta all’altezza della cintola. Un poliziotto, accortosi dell’arma, si è prontamente avventato sull’uomo, ingaggiando una colluttazione volta a disarmarlo per salvaguardare l’incolumità passanti, che nel frattempo erano sopraggiunti numerosi, attirati dal trambusto. L’agente è riuscito ad impossessarsi della pistola e a bloccarlo, vanificando anche l’ultimo disperato tentativo dell'uomo di darsi alla fuga. Da ulteriori verifiche gli agenti hanno accertato, come l’arma in argomento fosse “clandestina” ovvero senza segni distintivi e priva di qualsivoglia numero identificativo, con il caricatore e con numerosi proiettili. L’uomo è stato identificato per ABD Rahman Khamis. La perquisizione personale effettuata ha permesso di trovare anche un documento d’identità palesemente falso. Rahman è stato condotto presso gli uffici di Polizia e tratto in arresto per i reati di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco del tipo clandestino, resistenza a Pubblico Ufficiale e possesso di documento d’identità falso. L’Autorità Giudiziaria ha disposto per l’uomo l’accompagnamento presso il carcere “Pagliarelli “ in regime di vita comune.

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