Palermo, estorsioni e minacce al Policlinico Giaccone, arrestati in due

Redazione

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Palermo, estorsioni e minacce al Policlinico Giaccone, arrestati in due
Il titolare dell'Euroservices, che effettuava le pulizie all'interno dei reparti, ed il suo "braccio destro"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Alle prime luci dell’alba di questa mattina, Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Sezione Investigativa della Digos di Palermo, hanno tratto in arresto Marco Tuzzolino, 35enne, palermitano, e Dario Anzalone, 35enne palermitano,  entrambi destinatari di una misura cautelare coercitiva della custodia in carcere, in ordine ai reati di estorsione e, per Tuzzolino anche per interruzione di pubblico servizio. Con l’arresto, si è conclusa un’attività di Polizia Giudiziaria svolta dalla Sezione Investigativa della Digos di Palermo, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo Siro De Flammineis, a seguito di una denuncia resa, nei primi mesi del 2012, dal direttore generale pro-tempore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone”. La denuncia riguardava  una serie di episodi criminali di varia natura verificatisi all’interno del medesimo nosocomio, a seguito dell’aggiudicazione  dell’appalto di pulizia e sanificazione da parte della ditta calabrese “Euroservices S.R.L.”, finalizzati, tra l’altro, a porre costantemente sotto pressione e minaccia i vertici dell’azienda stessa. In particolare, mirati accertamenti investigativi, hanno consentito di acclarare l’esistenza di soggetti  che, attraverso una serie di condotte criminali, concretizzatisi in estorsioni ed interruzioni di pubblico servizio, hanno gravemente turbato le attività medico/ospedaliere, generando un clima di costante intimidazione durato per oltre due anni, a partire dalla fine del 2011 sino al 2013, finalizzato ad evitare la rescissione del contratto di appalto di pulizia e sanificazione da parte della Direzione Sanitaria del Policlinico, nei confronti della Euroservices a seguito di una serie  di gravi carenze riscontrate dall’azienda sanitaria nell’espletamento del servizio stesso. Tuzzolino è stato individuato quale autore delle predette condotte criminose in qualità di referente per il Policlinico della ditta Euroservices, aggiudicataria, mediante un forte ribasso d’asta, dell’appalto di pulizia e sanificazione del nosocomio per il periodo intercorrente tra il primo settembre 2011 ed il primo settembre 2012. Le indagini hanno consentito di acclarare che Tuzzolino, pregiudicato, titolare occulto di uno dei bar più noti della zona del Policlinico, rappresentava la longa manus della Euroservices per garantire la prosecuzione del rapporto contrattuale tra la stessa e l’azienda ospedaliera universitaria. Tale incarico sarebbe stato conferito dopo che l’azienda ospedaliera  aveva manifestato l’intenzione di voler rescindere il contratto di appalto con la stessa società, a seguito di una serie di inadempienze che avevano causato gravi carenze igienico/sanitarie nell’ambito dei singoli reparti, come più volte segnalato dai Capi Sala e dagli stessi Medici Primari. Tuzzolino, avvalendosi della sua indole violenta, propensa a risolvere ogni controversia con arroganza e prevaricazione, ha così cercato di condizionare con l’intimidazione l’operato del management del Policlinico, ricorrendo in più occasioni alla violenza fisica e verbale, pur di raggiungere i suoi scopi. È in questo contesto che si inseriscono i primi fatti delittuosi allo stato contestati all’odierno arrestato, quali le minacce rivolte al capo sala del reparto di chirurgia vascolare o quelle indirizzate al capo sala del reparto di terapia intensiva neonatale; fatti entrambi verificatisi durante il servizio dei predetti operatori sanitari che cagionavano il turbamento della regolarità del servizio pubblico e finalizzati ad ottenere con prevaricazione una dichiarazione di avvenuta e soddisfacente esecuzione dei lavori di pulizia svolti. Ancor più gravi sono risultati, a seguito di verifica nell’ambito delle indagini, gli interventi di pulizia e sanificazione negati al tecnico della camera iperbarica e del personale del reparto di chirurgia clinica respiratoria,  sempre al fine di assicurare un profitto alla ditta Euroservices, limitando il più possibile gli interventi effettuati per contenere i costi del servizio appaltato. Vengono contestati, inoltre, a Tuzzolino, episodi di estorsione, commessi congiuntamente al correo Anzalone, subiti da numerosi dipendenti  della stessa società Euroservices, che, mediante minaccia di licenziamento, di spostamento di reparto o di applicazione del cosiddetto orario spezzato di lavoro in violazione del Ccnl di categoria, sono stati costretti a chiedere la disdetta dell’iscrizione ad un sindacato di categoria maggiormente rappresentativo all’interno della citata azienda, per favorirne il transito forzato ad altro sindacato. In tale circostanza, peraltro, veniva cagionato un danno di circa 2.000 euro all’organizzazione sindacale che registrava un calo di iscritti  di lavoratori delle pulizie da 113 a sole 8 unità. Tutto ciò al fine di mantenere un illegale controllo continuo sui singoli lavoratori che venivano ricattati al fine di coinvolgerli nell’opera di occultamento delle irregolarità nell’esecuzione del servizio di pulizia, così come evidenziate e contestate dalla Direzione del Policlinico.  Le risultanze investigative fin qui emerse, hanno svelato uno spaccato del clima di illegalità diffusa registratosi durante l’espletamento di una delle attività più importanti per un’azienda ospedaliera, quale quella della sanificazione dei reparti che, se carente, può causare gravi pericoli di infezione ai danni degli stessi pazienti ricoverati. 

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