Palermo, controlli dei carabinieri nei cantieri e nelle aziende: lavoratori in nero e violazioni

Redazione

Palermo

Palermo, controlli dei carabinieri nei cantieri e nelle aziende: lavoratori in nero e violazioni
Denuniciati penalmente due titolari

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, nel corso dei primi venti giorni di ottobre, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero prevalentemente presso diversificati esercizi commerciali e due società edili, d’intesa con il dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo, Michele Augugliaro, hanno sottoposto a controllo 16 aziende riscontrando in 10 di queste la presenza di 23 lavoratori privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale su 61 controllati: sono scattate pertanto le sospensioni amministrative delle attività poiché occupavano lavoratori “in nero” oltre la soglia del 20% negli esercizi commerciali e nel cantiere edile. I datori di lavoro hanno subito regolarizzate le posizioni delle maestranze, ottenendo quindi la revoca dei provvedimenti impeditivi all’esercizio delle attività previo il pagamento di 1.950 euro a testa. Sono 2 le denunce penali in stato di libertà dei titolari di ditte edili ai quali sono state contestate le seguenti violazioni: l’omessa nomina del coordinatore per la sicurezza, l’omessa nomina del medico competente, il non avere formato e informato i lavoratori sui rischi del cantiere, l’omessa consegna dei dispositivi individuali di protezione degli operai, il non avere utilizzato scale a norma con i previsti ancoraggi, non avere predisposto l’idoneo accesso al cantiere, il non avere predisposto idonee protezioni verso il vuoto, il distacco illecito di un lavoratore presso altra ditta, oltre all’impiego di lavoratori in nero, infine il cantiere veniva sottoposto a sequestro preventivo. Le attività permettevano di: comminare ammende per 73.941€; contestare sanzioni amministrative per 175.450€; recuperare contributi INPS per oltre 20.000€. Contestualmente alla lotta al lavoro nero e alla sua emersione i Carabinieri di Palermo hanno puntato l’attenzione anche sull’uso non autorizzato di impianti di videosorveglianza. In 6 casi diversi, in città e provincia, è stato accertato l’uso non autorizzato di impianti di videosorveglianza che “possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali, ovvero, in difetto di accordo, su autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro”. L’uso di questi impianti è uno strumento dei datori di lavoro per tenere alla larga i malintenzionati, ma talvolta anche un indebito espediente per controllare i propri dipendenti: questo collide con quanto stabilito appunto dallo Statuto dei Lavoratori e da quanto previsto dal Garante per la privacy che ne limita il campo di applicabilità. I responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica.   Il lavoro certosino dell’Arma nella Tutela del Lavoro, tende a mantenere stabili le garanzie per i lavoratori e gli standard di osservanza delle leggi in materia di lavoro: spesso è un’azione mal sopportata dagli imprenditori inosservanti non solo delle garanzie volte alla tutela del lavoratore, ma inosservanti di ogni minima regola tributaria e contributiva che ne fanno spesso degli evasori totali in danno di coloro che invece osservano e rispettano le leggi dello Stato e la libera concorrenza. L’Arma rimane un presidio al servizio dei cittadini e dello Stato e finalizza ogni propria azione al perseguimento di questi obiettivi: cittadini e Stato.       la Direzione Territoriale

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