Palermo, coltivavano marijuana in un magazzino, arrestati padre e figlio

Redazione

Palermo

Palermo, coltivavano marijuana in un magazzino, arrestati padre e figlio
I poliziotti attirati dall''odore acre della droga

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Tommaso Fiorentino 55enne palermitano ed Orazio Fiorentino 32enne palermitano entrambi pregiudicati, nel dettaglio, resisi responsabili del reato di coltivazione e produzione, in concorso, di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, intorno alle ore 15, durante l’attività di controllo e prevenzione del territorio, l’attenzione dei poliziotti è stata catturata dall’odore acre proveniente da un magazzino nel quartiere Boccadifalco, davanti al quale erano da poco transitati. Gli investigatori, da subito, hanno capito che quell’odore era riconducibile a sostanza stupefacente, pertanto hanno fatto inversione di marcia decisi a vederci chiaro. Una volta davanti al magazzino, hanno visto la porta d’ingresso semi aperta e, vedendo all’interno due persone, hanno deciso per una irruzione all’interno del locale. Surreale lo scenario presentatosi agli agenti: una distesa di piante, circa una settantina, del tipo verosimilmente marijuana, alte fino a due metri ed un fuggi fuggi generale. Le due persone all’interno del magazzino, padre e figlio, sono state bloccate. Dal materiale trovato all’interno del magazzino, è parso subito chiaro come la cura di quel “giardino” improvvisato avesse richiesto tempo, sapienza e perizia. Infatti sono state sequestrate una serie di apparecchiature, costituite da lampade con rifrangenti, trasformatori, congegni di ventilazione, strumenti per calcolare umidità e temperatura, temporizzatori e concimi, il tutto per realizzare un ambiente ideale alla coltivazione della sostanza stupefacente. A seguito di quanto emerso, i poliziotti hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato dei due Fiorentino, per il reato di coltivazione e produzione in concorso di sostanze stupefacenti. Inoltre Orazio Fiorentino è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto di energia elettrica. I due, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, sono stati associati presso la casa Circondariale “Ucciardone” in regime di vita comune.

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