Palermo, chiede soldi ai poliziotti, arrestato posteggiatore abusivo

Redazione

Palermo

Palermo, chiede soldi ai poliziotti, arrestato posteggiatore abusivo
A piazza Enrico d'Orleans un 34enne ghanese minacciava e bloccava le auto degli automobilisti per farsi pagare

18 Gennaio 2016 - 00:00

Arrestato dalla polizia un 34enne ghanese, responsabile del reato di estorsione aggravata. Come altre mattine, l’uomo è giunto in piazza Enrico d’Orleans per esercitare la sua attività di parcheggiatore abusivo. Con il fare consueto dei posteggiatori, ogni automobilista entrato all’interno della piazzeta per parcheggiare la propria autovettura, è stato avvicinato dall’uomo a manovra compiuta, ed è stato invitato a pagare l’odioso obolo. Spettatori dell’attività clandestina gli agenti dell’investigativa del Commissariato di P.S. “Portanuova”, che ricevuta una segnalazione sulle  richieste minacciose del posteggiatore, talvolta avanzate anche con l’uso di un coltello, hanno avviato un servizio di osservazione. I poliziotti, appostatisi, hanno avuto modo di appurare non solo l’attività svolta dal posteggiatore ma anche l’escamotage da lui utilizzato qualora un automobilista fosse sfuggito alle sue richieste, l’uomo, infatti, intenzionato a non lasciarsi sfuggire il “prezzo” del parcheggio, ha posizionato un cassonetto della spazzatura dietro un'auto, impedendo così ogni manovra al titolare della vettura in modo da impedire al conducente di andare via senza pagare l’obolo. Gli agenti hanno deciso di entrare in azione. Fintisi automobilisti in cerca di un parcheggio, hanno fatto accesso nella piazzetta  e parcheggiato la propria autovettura. L’uomo, si è avvicinato e senza giri di parole, ha chiesto 2 euro. I poliziotti, fingendosi accondiscendenti nel pagare il prezzo, hanno risposto di poter dare solo 1 euro. L’uomo, non incline a ribassare il prezzo, con atteggiamento minaccioso, ha ribadito di pagare. A questo punto, gli agenti, hanno proceduto ad identificare e fermare l’uomo. Durante la perquisizione, hanno trovato un coltello da cucina, una lametta, e la somma di 185 euro suddivisi tra monete e banconote, probabile frutto dell’attività. Sequestrato quanto trovato addosso al soggetto, gli agenti, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno condotto il 34enne presso le camere di sicurezza della Questura di Palermo in attesa di esser giudicato, con il rito della direttissima, al termine del quale il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli arresti domiciliari.

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