Palermo, boom di visitatori per inContemporanea Arte Attiva al Dock 7

Redazione

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Palermo, boom di visitatori per inContemporanea Arte Attiva al Dock 7
Centinaia i visitatori intervenuti in via dell'Arsenale per l'evento conclusivo della kermesse ideata dall’architetto Luisa La Colla

18 Gennaio 2016 - 00:00

Grande successo di pubblico ieri pomeriggio, a Palermo, per la performance di InContemporanea Arte Attiva al Dock 7.  Gli ex magazzini Tirrenia, in via dell’Arsenale – in occasione del quattordicesimo appuntamento della kermesse – hanno accolto centinaia di persone che hanno potuto ammirare tutte le opere d'arte fino a ora esposte nei luoghi ‘occupati’ nel corso della rassegna, che ha preso il via a inizio settembre e ha superato i duemila visitatori. Oltre 120 artisti, infatti, hanno esposto almeno una delle loro opere.  Pittura, scultura, fotografia e tanta musica. A prendervi parte, insieme all'ideatrice Luisa La Colla, l'avvocato Fabio Cinquemani, Antonio Leto, la fotografa Pucci Scafidi, e le storiche dell'arte Roberta Rizzo e Alessandra Consiglio. "Quella di oggi vuole essere una sintesi, una grande chiusura  – spiega l’architetto e consigliere comunale La Colla – con tutti gli artisti che hanno occupato la città nei vari spazi, talvolta non usuali per l'arte, come il Dock 7 che è stato gentilmente concesso dal presidente Vincenzo Cannatella dell'Autorità portuale. Abbiamo avuto tante altre performance, come quelle a villa Lampedusa o la Danza Butō. E' da sottolineare, poi, che nessuno di questi artisti ha sborsato un euro. Insomma, l'arte per l'arte".  Ma vera espressione dell'arte contemporanea è anche la street art. Con bombolette spray e stencil, molti giovani artisti hanno dato così vita a una performance live dell'arte di strada.  "La nostra è arte che è anche forma di ribellione – spiega Davide Furia, presidente dell'associazione Color Creation – La street art, infatti, riguarda più un ambito urbano ma sicuramente è una forma di espressione. Ci sono molti artisti che meriterebbero più attenzione e proprio per questo con la mia associazione stiamo provando ad avere maggiori autorizzazioni. Più muri, più spazi".  Ad accompagnare – tra gli altri – i curiosi nella visione delle opere, sui testi inediti di Andrea Mancuso, la performance del gruppo di archi e voci Cuori Siciliani che ha intrattenuto, tra note celestiali e ninna nanne, i presenti, nonché l'esibizione del musicista William Cloud. Una vera esplosione d'arte a 360 gradi, che chiude in qualche modo la manifestazione con una sorta di appello rivolto a tutta l'Isola e non solo.  "Speriamo in un mecenatismo rifiorente – conclude l'ideatrice – e soprattutto auspichiamo che chi vuole organizzare mostre non faccia pagare agli artisti neanche un centesimo ma faccia in modo che siano loro a guadagnare qualcosa".

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