Palermo, avevano rapinato un'agenzia assicurativa, arrestati dalla polizia

Redazione

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Palermo, avevano rapinato un'agenzia assicurativa, arrestati dalla polizia
Il colpo aveva fruttato, ben 123 mila euro

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia ha fatto luce su una violenta rapina compiuta ai danni di un’agenzia assicurativa, lo scorso 17 novembre, che ha fruttato ai due autori ben 123 mila euro. Poco dopo le cinque del pomeriggio, due giovani si sono introdotti all’interno di un’agenzia assicurativa, in via Cavour, e senza troppi giri di parole, hanno scavalcato il bancone, spintonando e minacciando gli impiegati. I due, in prima battuta, hanno sottratto la somma di trecento euro, trovata nei cassetti; successivamente, accortisi della presenza di un altro impiegato, intento a conteggiare gli incassi delle polizze assicurative, lo hanno fronteggiato senza timore, sottraendo la somma di 119.980 euro. Arraffato il bottino, i rapinatori si sono dati alla fuga. Non hanno però previsto la presenza di due cittadini che, compresa la situazione,  hanno provato a bloccarli. I due, senza alcuna esitazione, non lasciandosi intimorire, hanno preso a pugni i due cittadini, e, saliti a bordo di un motociclo, si sono dati alla fuga a folle velocità, salendo sul marciapiede, incuranti dei pedoni, inserendosi tra le auto incolonnate lungo via Roma. Spettatori della pericolosa guida, agenti della squadra mobile che, all’oscuro di quanto accaduto, insospettiti, si sono messi al loro inseguimento. A loro si aggiungevano altre volanti allertate dalla sala operativa. Ne è seguito un rocambolesco inseguimento ostacolato, in parte, dal traffico. Diverse le volanti  fatte convergere in via Cavour dalla Sala Operativa, nel tentativo di riuscire a bloccare i due.  Neppure uno speronamento avuto dai malviventi con una gazzella dei carabinieri ha impedito ai giovani di fuggire. I poliziotti, hanno raccolto tutte le tracce lasciate, a causa, anche, della spregiudicatezza e non curanza mostrata dai due, pure durante la fase successiva della rapina. Un meticoloso lavoro di indagine, eseguito con particolare cura dei dettagli, ha consentito ai poliziotti della VI sezione della squadra mobile “Contrasto al Crimine Diffuso” di identificare gli autori di questo assalto. Gli agenti hanno collegato tutti i “pezzi del puzzle” e sono risaliti all’identità di Salvatore Luigi Spagnolo, 19enne palermitano e del complice sedicenne, entrambi già noti alle forze dell’ordine, complici in un'altra rapina e per la quale erano già stati arrestati dalla polizia. Numerosi gli elementi passati al vaglio degli investigatori, tenendo anche conto dei racconti e delle descrizioni fornite dalle vittime. Sono state analizzate le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’agenzia assicurativa che hanno permesso, oltre che di registrare tutte le fasi della rapina anche di immortalare i volti dei due giovani, riconosciuti  dagli agenti che, ancora incosapevoli dell’avvenuta rapina, li hanno incrociati in via Roma, durante la fuga  a bordo del motociclo. Altro elemento fondamentale nella risoluzione del caso, una felpa utilizzata durante la rapina dal diciannovenne, ritenuta il “pezzo” mancante del pantalone di una tuta, rinvenuto durante una perquisizione eseguita presso la sua abitazione. Infine determinante per l’ndividuazione dei colpevoli è stato il contributo fornito dal personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, il cui lavoro ha consentito di rilevare prima le impronte digitali lasciate incautamente dai giovani nell’atto di scavalcare il bancone dell’agenzia assicurativa, risalendo successicvamente, grazie ad esse, e mediante una scrupolosa attività, ai due soggetti, che, come accennato, erano già presenti nelle banche dati delle Forze dell’Ordine. A distanza di due mesi, gli agenti, individuati i due rapinatori, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo, Roberto Riggio, su disposizione del Pubblico Ministero, nei confronti di Salvatore Luigi Spagnolo, ritenuto responsabile, in concorso con un minore, del reato di rapina aggravata. La stessa sorte è toccata al minorenne per il quale gli agenti hanno eseguito la custodia cautelare in carcere,  su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Palermo, Federico Cimò, in quanto ritenuto responsabile, in concorso, del reato di rapina aggravata. Quest’ultimo è stato condotto presso un istituto penale minorile.

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