Agenti della Polizia di Stato, appartenenti al Commissariato Brancaccio, ieri hanno tratto in arresto quattro malviventi responsabili del reato di furto aggravato in concorso. Quello sventato dai poliziotti è stato un vero saccheggio in una struttura dismessa, in passato adibita a centro di smistamento postale. Tubi metallici e l’immancabile rame erano già stati abbondantemente depredati dai quattro che avevano fatto ingresso nella struttura nota in passato come “Complesso Cavallacci Poste e Telecomunicazioni” di via Giuseppe Cirincione, creandosi un varco attraverso la ringhiera perimetrale. La struttura già in passato era stata “visitata” da “cercatori” di rame e ferro in occasione di furti e razzie denunciati alle Forze dell’Ordine. La struttura rappresenta uno dei numerosi obiettivi dei poliziotti che,  nella quotidiana attività di controllo del territorio, anche in abiti “civili”, durante i loro pattugliamenti, prestano attenzione ai segni di eventuali, indesiderate presenze. Ciò che è accaduto ieri pomeriggio quando gli agenti hanno notato appunto parte della ringhiera forzata e divelta ed udito rumori metallici provenienti dall’interno. Nella “pancia” della struttura erano già abbondantemente all’opera i quattro malviventi che, con arnesi atti allo scasso, stavano divellendo alcuni tubi in ferro. Tale era la consuetudine al furto nella struttura che i quattro, alla vista dei poliziotti in “borghese” e prima che questi ultimi si accreditassero, li scambiavano per “compagni d’arte” in furti e li pregavano di attendere pazientemente il loro turno perché “tanto di ferro e rame ce ne era a volontà”.   I quattro venivano invece bloccati dai poliziotti che scoprivano anche, nelle adiacenze dell’edificio, una motoape già parzialmente carica di materiale ferroso. I quattro sono stati tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso.