Palermo, allaccio abusivo alla rete elettrica "fatto ad arte", ma scoperto: arrestati in due

Redazione

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Palermo, allaccio abusivo alla rete elettrica "fatto ad arte", ma scoperto: arrestati in due
I tecnici Enel hanno dovuto faticare per scoprire la derivazione abusiva

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra Investigativa del Commissariato Porta Nuova, ieri mattina,  hanno tratto in arresto Poalo Castrofilippo 32enne e Daniele Giaconia 26enne, entrambi pluri-pregiudicati palermitani, resisi responsabili del reato di furto aggravato in concorso di energia elettrica. Ieri mattina, intorno alle ore 10,30, gli investigatori, durante l’attività di controllo e monitoraggio del territorio di loro competenza, si sono recati in via Gaetano La Loggia ed hanno notato dei movimenti sospetti nei pressi di uno stabile. L’accurato controllo posto in essere dai poliziotti in abiti civili ha permesso di scoprire la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica  pubblica. I poliziotti hanno suonato ai citofoni dell’immobile in questione e ad aprire il portone si è presentato Castrofilippo che, dopo avere confermato di abitare al primo piano di quel civico, ha informato gli agenti che ad abitare al pianterreno dello stesso immobile era un suo affine, Giaconia, sopraggiunto  nel frattempo. Gli investigatori hanno comunicato di volere procedere ad una verifica esterna ed hanno chiesto ad entrambi di mostrare il luogo dove sono ubicati i contatori della luce. Contestualmente, è stato chiesto se avessero stipulato un regolare contratto di fornitura elettrica. A tale domanda i due uomini  hanno ammesso di non avere sottoscritto alcun contratto e di essere allacciati alla rete elettrica pubblica, abusivamente. I poliziotti, pertanto, hanno chiesto  tramite  Sala Operativa l’invio di personale Enel al fine di accertare quanto emerso. È a questo punto emersa l’intraprendente audacia dei due palermitani: i tecnici dell’Enel hanno avuto il loro bel da fare per riuscire a certificare gli abusi ipotizzati in prima battuta, in considerazione delle difficoltà incontrate per  individuare la derivazione innestata per far convogliare l’energia elettrica ai due appartamenti. Solo dopo diverse verifiche, e con l’intervento di un'altra squadra, si è riusciti a  venire a capo della matassa. I dipendenti dell’Enel hanno accertato che dalla presa di alimentazione delle utenze cessate sono stati collegati due cavi per condurre l’energia elettrica alle abitazioni.  Tale allaccio, con relativa manomissione, è stato opportunamente occultato tramite una colata di gesso, così da non poter essere visibile, tanto che i tecnici della società che fornisce l’energia elettrica, sono stati costretti a frantumare parte del muro, con un apposito scalpello, in modo da recuperare la presa di alimentazione con il relativo cavo innestato. Alla luce di quanto emerso, data la flagranza di reato, Castrofilippo e Giaconia sono stati accompagnati presso gli Uffici di Polizia, tratti in arresto per furto aggravato in concorso e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni, in attesa di giudizio, con il rito della direttissima. L’autorità giudiziaria ha convalidato entrambi gli arresti, disponendo per il Giaconia l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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