Palermo, al Teatro Biondo il "Doppio fronte" di Ovadia e Galeazzi

Agnese Ferraro

Palermo

Palermo, al Teatro Biondo il "Doppio fronte" di Ovadia e Galeazzi
Scena spoglia, solo immagini e la lettura delle testimonianze di chi ha vissuto la Grande Guerra

18 Gennaio 2016 - 00:00

Moni Ovadia ha scelto Palermo e il palco del Teatro Biondo per il debutto del suo "Doppio Fronte. Oratorio per la Grande Guerra". Uno spettacolo di narrazione in cui le verità di una storia, spesso letta solo sui libri, vengono restituite al pubblico con un mix di parole, musica e immagini.  Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi rileggono lettere e testimonianze di chi quella guerra l’ha vissuta fino a morire; parole incoscienti di giovani impreparati alla carneficina che si è perpetrata sui campi di battaglia. Dai diari dei combattenti al manifesto delle suffraggette passando per i brani della canzone popolare di quegli anni,  la voce di Lucilla Galeazzi è sempre quella del popolo.  Il coro del Conservatorio Vincenzo Bellini, ricalca le voci di quei giovani loro coetanei in un patriottismo cantato con forza  che si alterna alle parole sofferenti di “Gorizia” brano storico di Mario Azad Donatiello. La scena spoglia è vestita da immagini proietattate,  realizzate da Elisa Savi e Andrea Bocca, in cui le ombre del Coro sembrano ripropoporre sagome di soldati nel campo di battaglia. La componente musicale, che fa da tappaeto a tutta la narrazione, è arricchita dalle note dei musicisti, Paolo Rocca al clarinetto, Massimo Marcer alla tromba, Albert Florian Mihai alla fisarmonica e Luca Garlaschelli al contrabbasso, con sonorità che spaziano fino al jazz dell’immediato dopoguerra. Lo spettacolo sarà in scena fino al 23 novembre.

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