Palermo, a villa Niscemi si parla di dislessia. Screening gratuito per alcuni studenti

Redazione

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Palermo, a villa Niscemi si parla di dislessia. Screening gratuito per alcuni studenti
Il 16 ottobre con alcuni esperti

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il progetto promosso dal Rotary Club Palermo Teatro del Sole è stato elaborato con la collaborazione del Centro Studi Virtualmente O.N.L.U.S vuole essere una finestra sulla dislessia, disturbo specifico dell'apprendimento (altrimenti detto D.S.A.) per informare tutti coloro che possano venire a contatto con questa problematica che, contrariamente alle disabilità, è semplicemente un disturbo delle abilità scolastiche. L'evento è patrocinato dal Comune di Palermo. Il progetto, che verrà illustrato nel corso dell'evento del 16 ottobre prossimo, si avvarrà della presenza di Gaetano Rappo, psicologo e psicoterapeuta, di Eugenia Mammana, psicologa,  specialista in psicoterapia cognitivo/comportamentale ed esperta in Tecnologie informatiche e tecnologiche per l’apprendimento e l’autonomia, di Sara Ferina, esperta in strategie e tecnologie informatiche in attività scolastiche per bambini e adolescenti con disturbi specifici. Saranno sottoposti a screening gli alunni delle 3e classi primarie di due istituti comprensivi palermitani e saranno coinvolti nel progetto alcuni soci del Rotary, adeguatamente preparati secondo lo spirito volontaristico che distingue il Club, guidati dallo psicologo e dallo psicoterapeuta. Il coinvolgimento degli insegnanti e delle famiglie è una delle priorità della formazione che seguirà allo screening.   All’incontro parteciperà il presidente del Rotary Club Palermo Teatro del Sole Salvatore Leto Amoroso, che esporrà il progetto con i relatori e le autorità istituzionali ed interverranno i presidi delle scuole coinvolte.   Spesso si sente parlare di dislessia, ma sono in pochi a sapere esattamente di cosa si tratta. L'incontro sarà l'opportunità per conoscere meglio il problema e poterlo affrontare con maggiore competenza. Scheda tecnica Cos'è la Dislessia? La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento (D.S.A.) e si manifesta con una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Si presenta in quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbidità) che ne determinano una marcata eterogeneità dei profili che rendono più difficoltose le indagini diagnostiche. La difficoltà di lettura (dislessia), più o meno grave, spesso si accompagna a problemi nella scrittura (disortografia) e nel movimento fino-motorio della scrittura stessa, cioè una cattiva resa formale (disgrafia) e nel disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche (discalculia). Come si riconosce? Già nella scuola dell'infanzia in bambini che presentano uno sviluppo linguistico atipico come parole storpiate, scarso vocabolario; una prima valutazione in base alla difficoltà di associazione grafema-fonema, mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura, eccessiva lentezza nella lettura e scrittura, incapacità a produrre lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile dovrebbero indurre a consultare le strutture competenti rivolgendosi ad uno neuropsichiatra, ad uno psicologo per avere una diagnosi. Quando si fa la diagnosi? Per la Dislessia e la Disortografia la diagnosi è effettuabile dalla fine del secondo anno della scuola primaria; per la Discalculia dalla fine del terzo anno della scuola primaria. Profili funzionali compromessi e presenza di altri indicatori diagnostici (ritardo del linguaggio e anamnesi familiare positiva per DSA) possono anticipare i termini per la formulazione di un'ipotesi diagnostica. Cosa devono fare i genitori in presenza di un figlio dislessico? Informarsi sul problema, cercare una appropriata valutazione diagnostica, discutere con gli insegnanti del problema, aiutare il bambino nelle attività scolastiche, utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura. Cosa devono fare gli insegnanti? Riconoscere e accogliere la diversità, parlarne alla classe e non nascondere il problema, spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno dislessico e il perché del diverso trattamento, collaborare attivamente con i colleghi per garantire  risposte coerenti al problema, comunicare con i genitori. L'uso di nuovi strumenti tecnologici favorisce l'apprendimento scolastico dei bambini dislessici dando loro un supporto ormai indispensabile per il superamento dei problemi legati alla Dislessia.

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