Operato al femore, muore un monrealese. Al Policlinico aperte due inchieste

Redazione

Cronaca

Operato al femore, muore un monrealese. Al Policlinico aperte due inchieste
Salvatore Campanella era stato operato per la rottura del femore dopo una banale caduta

18 Gennaio 2016 - 00:00

È morto dopo un banale intervento al femore Salvatore Campanella, 90 anni, monrealese. Secondo quanto racconta il figlio Vincenzo, l'uomo sarebbe stato lasciato agonizzante 15 ore "mentre i medici mangiavano pizza e bevevano birra", ha detto Vincenzo Campanella a Repubblica. La storia, però, è arrivata sul tavolo della Magistratura che ha disposto immediatemente il sequestro della cartella clinica e l'autopsia. Mentre il Policlinico Giaccone ha fatto sapere di aver inoltrato la segnalazione al ministero della Salute ed assicura sanzioni disciplinari esemplari in caso di responsabilità del personale. Anche se, dicono sempre a Repubblica "non si evince un vuoto nell'assistenza medica ed infermieristica". La versione del figlio, però, è totalmente diversa. Vincenzo riferisce di aver chiamato i medici per un controllo per ben 15 ore, senza mai ottenere assistenza. Salvatore Campanella, il 2 agosto, a seguito di una banale caduta si rompe il femore. L'uomo viene trasportato al pronto soccorso Ingrassia, il nosocomio più vicino al comune normanno. Qui, però, dopo 5 ore di attesa viene deciso il trasferimento al Policlinico. Ma i parenti si oppongono e chiedono che l'uomo venga trasportato alla clinica Orestano. ma questa clinica non dispone della Rianimazione, necessaria per sottoporre l'uomo ad un intervento chirurgico visto che soffre di diabete e trombofilia. Si arriva al 7 agosto quando l'uomo entra al Policlinico e subito in sala operatoria. La sera dell'8 agosto la situazione precipita. "Abbiamo segnalato che mio padre era in stato confusionale – dice Vincenzo Campanella a Repubblica -. Un infermiere ha misurato la glicemia che era crollata sotto i livelli di guardia. per loro era il normale decorso post-operatorio. Intorno alle 22,30 sono andato in sala medici e li ho trovai che mangiavano. Ho chiesto di fare un controllo e mi è stato detto di "non far passare loro una brutta nottata". nessuno è venuto in stanza a controllare". Sono disposti a confermarlo i pazienti che erano ricoverati in stanza con mio padre". Alle 5,30 la situazione peggiora ulteriormente. Il figlio è a casa e riceva la chiamata del badante che gli dice che suo padre sta sempre peggio. Alle 7 il figlio chiede di nuovo l'intervento dei medici. I valori della glicemia sono altissimi, tanto che Salvatore non vede più e non riconosce più nessuno. Il medico inizia le visite alle 9,30 e si accorgono che la situazione è gravissima, tanto che l'uomo viene spostato in Rianimazione. Dove muore poco dopo. Adesso il figlio cheide giustizia per suo padre. La famiglia si è rivolta all'avvocato Aldo Caruso.  Il cordoglio alla famiglia per la scomparsa di salvatore è arrivato anche dal sindaco di Monreale Piero Capizzi. "Speriamo che si possa fare luce molto in fretta in questa assurda situazione".

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