Multa illegittima sulle strisce blu, la sentenza del Giudice di Pace apre un precedente a Palermo

Redazione

Palermo

Multa illegittima sulle strisce blu, la sentenza del Giudice di Pace apre un precedente a Palermo
Accolto il ricorso presentato dagli avvocati Fucaloro e Gravina

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Giudice di Pace di Palermo Giovanni Di Benedetto con sentenza emessa l’11 aprile ha stabilito la illegittimità delle contravvenzioni elevate dagli ausiliari al traffico per la violazione dell’art. 7 nelle zone di parcheggio lungo la carreggiata e la scadenza della convenzione tra il comune di Palermo e l’Amat. Il Giudice ha accolto il ricorso presentato dai difensori dell’avvocato Salvino Caputo, Francesca Fucaloro e Giuseppe Gravina, che avevano impugnato la contravvenzione al codice della strada elevata il 3 gennaio nei confronti di Caputo per avere posteggiato la propria autovettura nelle aree di sosta a pagamento senza esporre il titolo autorizzativo alla sosta. Gli avvocati avevano eccepito la nullità del processo verbale di contravvenzione in quanto a seguito della scadenza dell’atto di convenzione tra il comune e l’Amat non era più consentito di considerare in violazione al codice della strada la sosta nelle aree di parcheggio a pagamento delimitate dalla cosiddette strisce blu. Il comune di Palermo si era costituito in giudizio attraverso un funzionario delegato deducendo che la convenzione tra l’Amat ed il comune pur essendo scaduta era stata prorogata consensualmente. Gli avvocati Francesca Fucaloro e Giuseppe Gravina avevano sostenuto l’illegittimità della contravvenzione al codice della strada richiamando la normativa comunitaria che considera nulle le proroghe in tema di gestione di pubblici servizi imponendo la stipula di una apposita contravvenzione. Il Giudice di Pace ha deciso in un’unica udienza con immediata lettura del dispositivo la revoca del processo verbale di contravvenzione per sosta ritenuta illegittima, accogliendo integralmente le eccezioni sollevate dalla difesa, stabilendo quindi il principio che in tema di servizi pubblici necessita una valida convenzione. “Adesso – hanno dichiarato Francesca Fucaloro e Giuseppe Gravina – il comune di Palermo dovrà prendere atto che ogni contravvenzione per la sosta nelle aree a pagamento potrà essere impugnata con successo e quindi adesso necessita l’avvio di un nuovo bando pubblico di gara. Infatti pur nella consapevolezza della illegittimità della contravvenzione, gli ausiliari del traffico continuano a elevare le multe sperando che i costi di un ricorso al Giudice di Pace convincano gli utenti a pagare la contravvenzione piuttosto che sostenere i costi di un ricorso civile”. 

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