Monreale, vicenda Comune-Madè, c'è la sentenza ma non c'è il bonifico

Redazione

Cronaca

Monreale, vicenda Comune-Madè, c'è la sentenza ma non c'è il bonifico
Solo dopo un anno, gli uffici di ragioneria hanno chiesto l'Iban al maestro palermitano. "Ma io andrò avanti", dice l'artista

18 Gennaio 2016 - 00:00

Continua la diatriba che vede contrapposta la famiglia Lo Cicero – Madè, al Comune di Monreale. È una querelle che dura ormai da quasi 10 anni e che, nonostante la buona volontà del Maestro Madè e dei suoi Legali, gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, non sembra aver fine. La vicenda è sempre la stessa, legata a due cause, una penale nei confronti del figlio del Maestro, Rosario Lo Cicero, cittadino monrealese, assolto su richiesta del PM Silvia Siracusa, dall'accusa di "furto per trarne profitto", poichè si autoaccusò di aver "rubato" al Comune di Monreale i ritratti dei nonni paterni, inseriti in una delibera del 2005 denominata "Donazione Franco Nocera". Dopo due anni di processo che ha visto sfilare illustri personaggi della politica monrealese, il tribunale, assolse con "formula piena" Rosario, poichè "il fatto non sussiste" e decretò che la "Donazione Franco Nocera", per quel che concerne le opere prestate nel 2005 dal Maestro palermitano, è totalmente illegittima e che le opere sono di proprietà di Rosario Lo Cicero. In questa causa penale, Rosario Lo Cicero Madè, venne assistito dal Penalista Carmelo Cordaro. La Causa Civile, si è invece conclusa con la condanna nei confronti del Comune di Monreale che deve restituire tutte le opere prestate a suo tempo da Madè e deve risarcirlo con circa 3 mila euro. “Mio figlio ha ricevuto solo adesso, a più di un anno dalla sentenza esecutiva della IV Sezione del Tribunale Civile di Palermo – Giudice Monocratico Dott. Giuseppe Di Gregorio, una nota che gli ha inviato l’avvocato Ganci – dice Pippo Madè – con la quale lo avvisa di aver ricevuto richiesta di trasmissione dell’Iban per accreditare la somma dovuta secondo un ordine cronologico stabilito dagli uffici di ragioneria. A questo punto chiedo – continua l'Artista palermitano – se la sentenza è del gennaio 2013, quale "ordine cronologico" deve ancora seguire il Comune di Monreale? Non crede questo Ente che sia giunta l'ora di, non solo risarcirmi, ma anche di cominciare a discutere e valutare il danno d'immagine ed il vero furto da noi subito? Andrò a fondo in questa vicenda perchè voglio capire quali indagini sono state svolte quando mio figlio denunciò alle Autorità competenti, il furto di 3 disegni di Pietro Buttitta e di una litografia di Tono Zancanaro. Voglio inoltre capire, perchè, sempre il Dott. Li Vecchi, il quale evidentemente non ha letto la sentenza di assoluzione di mio figlio Rosario, gli ha negato, a seguito di una sua legittima richiesta protocollata, di entrare in possesso del "verbale di consegna", attuato dal professor Salvatore Autovino, con il quale, il 20 ottobre 2006, trasferì le opere di proprietà di mio figlio, dalla "Galleria Civica G. Sciortino" a Villa Savoia, dove passarono nella custodia dell'allora Sindaco Salvatore Gullo e dell'allora Assessore alla Cultura Fabio Sciortino. Dal 20 novembre 2013, siamo ancora in attesa di copia conforme di detto verbale di consegna”.

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