Monreale, situazione degli ex dipendenti Ato, il lieto fine è dietro l’angolo

Redazione

Cronaca

Monreale, situazione degli ex dipendenti Ato, il lieto fine è dietro l’angolo
Altofonte e Belmonte si sono distaccati: rimangono 245 lavoratori ancora sospesi

18 Gennaio 2016 - 00:00

La situazione degli ex dipendenti Ato Pa 2 si va delineando. Domani alle ore 10 presso il Collegio di Maria ci sarà l’ennesima riunione tra i sindaci e l’Srr. Sul tavolo, ancora una volta il destino dei 275 lavoratori che, comunque, pare si stia delineando.  Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi, aveva chiesto il distacco del personale presso il comune di Monreale entro il 22 dicembre dello scorso anno: 69 dipendenti (che erano già stati individuati) e 7 amministrativi. Questa operazione venne bocciata dai sindacati, perché prevedeva, sul totale dei dipendenti, un esubero di circa 60 dipendenti. A marzo venne riformulata la stessa proposta, con alcune varianti: la possibilità che il personale in quota (i 69 + 7 amministrativi) lavorasse all’interno della Tech Servizi di Floridia che in questi mesi ha gestito il servizio di raccolta rifiuti per Monreale ed il pagamento di una quota superiore, da parte del Comune, per garantire l’assorbimento dell’intero parco dipendenti degli ex Ato. Questo piano era stato presentato, oltre che da Monreale, anche dai comuni di Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Belmonte Mezzagno. Anche qui, però, i sindacati si misero di traverso e fecero fallire il piano. La Belice Impianti Srl, venne creata appositamente per garantire il transito dei lavoratori nella nuova Srr. I cinque comuni che abbiamo elencato sopra, presentarono un ennesimo piano con la quota dei dipendenti: in totale avrebbero assorbito 141 dipendenti. Anche qui i sindacati e la curatela, però, non accettarono. A farne le spese, i dipendenti, che sono stati sospesi e non licenziati, quindi non hanno percepito la disoccupazione e non hanno, nemmeno, avuto la possibilità di poter svolgere altri lavori.  Il fitto del ramo d’azienda, prorogato di un mese, scadrà il 31 luglio. Deciderà la Curatela se prorogarla, ma al momento il nodo più spinoso rimane la mancata approvazione della dotazione organica. Senza di questa, infatti, non si può fare nulla. Il numero magico, al momento, sembra il 243. Tanti, infatti, dovrebbero essere i dipendenti che saranno assorbiti all’interno della nuova Srr. Perché Altofonte e Belmonte Mezzagno hanno deciso di distaccarsi, portandosi complessivamente 27 dipendenti (14 Altofonte e 13 Belmonte); 3 saranno gli amministrativi inglobati nella Srr e 2 i pensionamenti. C’è sempre il problema del Coinres. Voci di corridoio parlano di un’inclusione di questi ex dipendenti all’interno della Srr. Ma la palla adesso passa alla Regione che dovrà far approvare la dotazione organica. L’assessore regionale ai rifiuti Vania Contrafatto (nella foto) non vuole più perdere tempo ed invierà un commissario per ogni Srr per far poi approvare il piano d’ambito ad ogni singolo comune. Poi, superati alcuni problemi normativi, i dipendenti saranno transitati all’interno della Srr e inizieranno a lavorare. Ma le tempistiche non sono chiare. Pare, infatti, che tutto sarà rimandato a settembre.

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