Monreale, rubavano la corrente elettrica, quattro arresti

Redazione

Cronaca

Monreale, rubavano la corrente elettrica, quattro arresti
In un'altra operazione altri due arresti per furto di materiale ferroso a San Giuseppe Jato

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sono sei le persone arrestate nella giornata di mercoledì dai Carabinieri di Monreale perché sorpresi in flagranza di reato con l’accusa di furto. Nell’ambito dei numerosi servizi perlustrativi predisposti dalla Compagnia di Monreale e finalizzati alla repressione e soprattutto alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, i Carabinieri delle Stazioni di San Giuseppe Jato e San Cipirello hanno tratto in arresto Salvatore Carista, 57enne palermitano, già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S., unitamente a D.N., di 23 anni, perché sorpresi a rubare materiale ferroso presso un’azienda vitivinicola in contrada Traversa di San Giuseppe Jato. Nello specifico i militari, su input della centrale operativa cui erano pervenute segnalazioni, si portavano sulla SS624 in corrispondenza del Km 21,700 e, dopo un breve appostamento, notavano i due che asportavano dal cantiere tondini in ferro e altro materiale ferroso per un peso complessivo di circa 150 Kg e li caricavano su una moto ape che avevano appositamente parcheggiato nei pressi della recinzione divelta. Dopo averli fermati in flagranza, i militari li dichiaravano in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, venivano condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa della citazione diretta a giudizio. All’esito della stessa e dopo la convalida degli arresti, i due soggetti hanno chiesto i termini a difesa in attesa delle successive fasi processuali. Sempre di reati contro il patrimonio si sono resi responsabili Lorenzo Anselmo 34enne, agli arresti domiciliari, Carmelo Casale, 55 anni, pluripregiudicato già sottoposto al foglio di via obbligatorio dal comune di Salaparuta (TP), Girolamo Catalano di 50 anni e Carlo Daidone di 34 anni, tutti residenti a Monreale. A far scattare le manette per i quattro questa volta è stata la Stazione di Monreale, che li ha tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato. I militari, infatti, grazie anche all’ausilio dei tecnici Enel accertavano presso l’abitazione di Anselmo la presenza di una rete elettrica creata ex novo per bypassare la registrazione dei consumi sul contatore. Nel corso dello stesso controllo si appurava anche che il medesimo allaccio abusivo alimentava le abitazioni degli altri tre soggetti, per cui, colti tutti in flagranza di furto aggravato, sono stati dichiarati in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, condotti presso le rispettive abitazioni agli arresti domiciliari in attesa della citazione diretta a giudizio. All’esito della medesima e dopo le convalide di tutti e quattro gli arresti Anselmo e Casale chiedevano i termini a difesa e, pertanto, venivano posti agli arresti domiciliari in attesa delle successive fasi processuali, Daidone patteggiava venendo condannato subito ad una pena di mesi 4 di reclusione, mentre Catalano Girolamo veniva rimesso in libertà in attesa delle successive fasi processuali non sussistendo alcuna esigenza cautelare.

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