Monreale, raccolta differenziata: ci sono le regole, ma gli ecocentri sono ancora chiusi

Simone Marchese

Cronaca

Monreale, raccolta differenziata: ci sono le regole, ma gli ecocentri sono ancora chiusi
E sono spariti anche i cassonetti per le strade

18 Gennaio 2016 - 00:00

Promessa non mantenuta per la responsabile coordinatrice dei servizi Rsu e Raccolta Differenziata dell’ ex azienda per lo smaltimento dei rifiuti Ato, Antonella Romano. Di conseguenza, nonostante una determina sindacale risalente all’amministrazione precedente, inviti i cittadini a differenziare i propri rifiuti con conseguente denuncia penale in caso di conferimento presso la raccolta indifferenziata di prodotti destinati al riciclo, gli stessi cittadini ancora ad oggi si ritrovano impossibilitati nello smaltimento dei prodotti riciclabili in quanto gli ecocentri sono ancora chiusi ed inattivi. Eppure la nota della dottoressa Romano dettava chiaramente le nuove regole per il conferimento; dai giorni assegnati alla tipologia di rifiuto facendo attenzione anche alla qualità dello stesso in modo da rientrare nelle fasce più alte di raccolta differenziata per una maggior resa e maggior introiti per tutta la comunità, ma gli unici introiti oggi restano gli accumuli di rifiuti da differenziare raccolti in garage od in balcone. Nel contesto, oltre l’inattività degli ecocentri si aggiunge la totale assenza dei contenitori nelle piazzole riservate, con stalli abusivi di cartone e quant’altro in luoghi non proprio consoni come marciapiedi e scalinate. Il sistema di differenziata va, dunque, un attimino rivisto. Probabilmente, l'amministrazione per definirlo, attenderà lo sviluppo della nuova situazione dei rifiuti. Ma è possibile che ci vorranno anche dei mesi. LA PRECISAZIONE DELLA DOTTORESSA ANTONELLA ROMANO Riceviamo nella nostra pagina facebook una nota della dottoressa Antonella Romano in merito al pezzo sulla raccolta differenziata. Gentile Redazione, relativamente all'articolo da voi pubblicato avente ad oggetto la raccolta differenziata, dove indicate “promesse non mantenute da parte della sottoscritta Coordinatrice Dott.ssa Romano”…….forse vi sfugge che la soc. ATO mia ex datrice di lavoro è stata dichiarata fallita e tutto il personale posto in stato di quiescenza, ragion per cui non è stato possibile portare avanti nessuna attività lavorativa legata ai rifiuti compresa la raccolta differenziata. Mi pare doveroso comunque fare alcune puntualizzazioni: 1. Al primo capoverso mi si accusa di "promessa non mantenuta.." aggiungendo poi " dell'ex azienda per lo smaltimento…… Mi domando: ma se l'azienda è fallita, definita infatti da voi stessi "ex azienda" come si fa a mantenere un servizio se l'azienda non esiste più? 2. "eppure la nota della dottoressa Romano…" Certo, quando esisteva l'azienda quelle erano le regole, ma se l'azienda non esiste più, mi spiega che senso ha questo scritto? solo per fare il mio nome e cognome ed attaccarmi pubblicamente, sminuendo la mia immagine professionale, magari su suggerimento di qualcuno. Nota del direttore Prendiamo atto delle sue puntualizzazioni gentilissima dottoressa Romano. L’articolo non era un attacco nei suoi confronti, ma ad un sistema in generale. E non c’è dubbio che la nota che cita il collega Simone Marchese porti la sua firma. L’Ato è fallita e questo lo sappiamo. Ed in ogni caso sulla differenziata qualcuno non ha mantenuto le promesse fatte. Non sarà lei, per carità, ma c’è chi dovrà dare delle spiegazioni.

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