Monreale, primarie del centro/sinistra, vince Piero Capizzi

Redazione

Cronaca

Monreale, primarie del centro/sinistra, vince Piero Capizzi
Sarà lui il candidato sindaco della coalizione. Ha battuto il suo "concorrente" Vittorio Di Salvo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Piero Capizzi sarà il candidato sindaco della coalizione di centro/sinistra che vede insieme due liste civiche ed il Pd. Ha battuto alle primarie di coalizione il suo "concorrente" Vittorio Di Salvo. Alla fine, 2.032 voti per Capizzi, 886 per Di Salvo. LE REAZIONI PIERO CAPIZZI: "Adesso tutti insieme con un unico obiettivo" "Innanzitutto desidero ringraziare Vittorio Di Salvo per la sua lealtà in questa competizione, ma anche tutti gli elettori che hanno dimostrato grande attaccamento al Partito. Le primarie di oggi sono stato l´ennesimo esempio di democrazia. Ora lavoreremo tutti insieme, nel rispetto dei ruoli, per portare questa coalizione a vincere questa tornata elettorale. Da oggi comincia il nostro lavoro per rafforzare il Partito, ma partiano da una buona base, e lo confermano i dati delle pre-iscrizioni, con oltre 4 mila iscritti "veri", visto che tutti sono stati esclusivamente iscritti da noi, e non attraverso le procedure online. Se sono il candidato da battere? Chiaro che adesso le forze politiche ci cominceranno aguardare con occhi diversi. Noi lavoreremo per il bene di questa città. Che ruolo avrà Vittorio Di Salvo? In questo momento nessuno è indispensabile, ma tutti sono utili al partito. Ovvio che parleremo" VITTORIO DI SALVO: "Capizzi uomo da battere alle prossime amministrative" "Sono molto soddisfatto di come siano andate queste primarie, perchè ho fatto tutto il possibile per fare bene e, credo, che meglio di così non si poteva fare. Anzi ho preso più voti della scorsa tornata delle primarie. Sono dispiaciuto, non arrabbiato, ma non ho nulla da rimproverarmi. Mi dispiace solo per le polemiche che si sono create attorno a questa tornata di primarie, perhè credo che senza di queste, ci sarebbero stati molti elettori che avrebbero votato per me. Ma a Capizzi posso solo fare i miei complimenti, perchè da solo è riuscito a totalizzare i voti complessivi che eravamo riusciti a prendere in tre. La sua è una vittoria meritata. Adesso Piero sarà il candidato da battere e lo ha dimostrato. Credo che questa alleanza di centro/sinistra sarà una coalizione protagonista alle prossime amministrative. Io sono un uomo di partito. La politica per me è passione ed è chiaro che mi metterò in gioco per fare il meglio per Monreale". TONINO RUSSO: “Proveremo ad avviare una stagione di profondo rinnovamento” "Ieri una grande partecipazione popolare ha scelto il candidato del Centro/sinistra monrealese. Il risultato registra un successo personale di Piero Capizzi e della sua capacità di mobilitazione. Ciò è un'ottima premessa per le elezioni di primavera. Nessun altro candidato sindaco ha una così forte e significativa legittimazione popolare. Da oggi tutte le energie vanno concentrate per dare una nuova guida alla città e provare ad avviare una stagione di profondo rinnovamento". MASSIMILIANO LO BIONDO: “Ecco perché non ho votato” "Un calderone, fatto di affermazioni e presupposizioni, soprattutto quelle avvenute domenica 2 marzo, rispondenti al vero o talora tendenziose, mosse comunque argutamente, che oggi mi spingono a esporre pubblicamente la ragione della mia non presenza. Ma per fare ciò è per me imprescindibile compiere qualche passo indietro: primarie di partito del 13 ottobre. A distanza di 48 ore circa dalla chiusura di quelle registrazioni, si registrò un vero e proprio boom d’iscritti online: da 1.800 circa si passò a 3.884. Poi, alla fine, a votare furono 2064 cittadini: mancarono all’appello 1820 cittadini registrati. Davvero singolare che il 46% degli iscritti non si recò ai gazebo: eppure quel giorno c’era il sole, ivi una passeggiata domenicale poteva essere piacevole! E tra le persone iscritte, ancora, anche chi all’estero o chi solo in un "secondo momento" seppe “telefonicamente” di essere stato registrato. Ma in quel giorno una cosa mi toccò e mi segnò: tra le oltre 100 persone che ci informavano di non essere state accettate a votare (si erano recate ai gazebo perché registrate con tanto di firma in calce), è stato impedito di votare al fratello di mio padre, a una mia cugina che pochi giorni prima aveva partorito, a miei diversi cugini che portano il mio stesso cognome. Tutto questo mi ha offeso e segnato umanamente. Quel giorno, nel corso delle votazioni, tentammo di far capire che la non registrazione online era un e(o)rrore del sistema informatico: noi avevamo la registrazione cartacea, e forti di quella registrazione, amici, parenti e sostenitori, erano tutti lì per votare. Ma nonostante tutto questo, e le inevitabili fibrillazioni scaturite in quei giorni, decisi di mantenere il mio stile: niente polemiche. Niente mi avrebbe fatto dimenticare la crudezza e la freddezza umana di quel giorno. In mente solo la voglia di ridare entusiasmo e grinta. Voglia immutata anche quando è stata resa nota la cancellazione della registrazione online: ora tutto cartaceo. Così, prima di ripartire e metterci la faccia, decisi di attendere la smentita di tutte quelle voci secondo cui quella sconfitta era stata già scritta in qualche pizzeria. E cosa quindi attendevo? Semplicemente l’autorevolezza di una leadership! Magari un confronto, una iniziativa pubblica, la raccolta delle firme nelle piazze e nelle frazioni. Niente di niente. Così ho atteso invano un segnale che non è mai arrivato.Ma allo stesso tempo ho deciso di continuare a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale per la gente, per un partito cui sono legato e una città che nonostante le sue grandi contraddizioni non smetterò mai di amare! Ma alla luce delle mie ragioni credo sia comprensibile la mia non presenza alle primarie di coalizione". TOTI ZUCCARO: "Non riesco a vedere un candidato più forte di Piero" "Era fondamentale che la gente mettesse il sigillo con la propria scelta sul candidato della coalizione di centro/sinistra. Le primarie del partito erano state un passaggio interno, ma abbiamo voluto fortemente, come esempio massimo di democrazia, che anche gli elettori si esprimessero sul candidato da proporre alle prossime amministrative. Non avremmo mai scelto all'interno delle "stanze del potere". La nostra linea rimane sempre la stessa. Capizzi, adesso, ha dimostrato di essere l'uomo da battere. Il gruppo è compatto con  un candidato forte che porterà avanti un programma condiviso da tutti. Di chi abbiamo paura? Non abbiamo paura di nessuno, ma rispetto per tutti gli altri candidati. Non riesco a vedere, negli altri schieramenti, un candidato capace di battere questa coalizione".

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