Monreale, "piccolo bastardo, per questo morirai": minacce di morte ad un agente della polizia municipale

Redazione

Cronaca

Monreale, "piccolo bastardo, per questo morirai": minacce di morte ad un agente della polizia municipale
Scritte sui muri della casa del vigile: minacciata di morte anche la famiglia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un fatto inquientante sconvolge gli uffici della polizia municipale di Monreale. La notizia è di qualche tempo fa, ma è trapelata solo in questi giorni. E la nostra redazione sceglie di trattarla nella maniera più riservata possibile per evitare di aggiungere altri problemi alla persona che ha subìto le minacce. La storia è questa: un agente (rimaniamo generici per motivi di privacy), rientra presso la sua abitazione e trova sul muro di casa una serie di scritte minacciose. Alcune sono davvero inquietanti: "piccolo bastardo, per questo morirai"; In un'altra il riferimento è quello di prestare attenzione alla propria famiglia.  Della situazione vengono immediatamente informati i carabinieri e la Prefettura che decide di assegnare la scorta all'agente. Ma quest'ultimo la rifiuta. C'è la denuncia e sono partite delle indagini per tentare di risalire ai colpevoli. Nella zona, infatti, ci sono delle telecamere ed i carabinieri stanno tentando di recuperare immagini che potrebbero permettere di risalire agli autori del gesto. Del grave fatto è stato anche informato il sindaco e la Giunta Comunale che, però, hanno scelto di non comunicare la vicenda, nè di far convocare un consiglio straordinario come quello che fu riservato, per carità in maniera giusta, al consigliere Toti Gullo. L'interessato, riferisce solo di aver ricevuto una pacca sulla spalla e la frase "vai avanti" da parte del primo cittadino, Piero Capizzi.  In questo periodo la polizia municipale sta compiendo vari servizi "scomodi" per la lotta all'abusivismo ed al rispetto delle norme sul suolo pubblico. Ed è chiaro che non viene ben vista in città. Ma gli agenti lavorano sempre per controllare che tutto si svolga nel rispetto della legalità. L'amministrazione, forse, dovrebbe stare più vicino al corpo di polizia municipale, mettendolo in condizioni di lavorare dignitosamente. Invece, auto guaste, il furgone per i sequestri parcheggiato in zona rimozione senza che possa essere rimosso da lì e niente divise.  Eppure, Capizzi, in campagna elettorale aveva promesso una riorganizzazione del corpo della polizia municipale… Lui, continua a dire, di avere pazienza… Vedremo quanta ne servirà…

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