Monreale, piano regolatore ancora "al palo". Mario Caputo presenta un'interrogazione

Redazione

Cronaca

Monreale, piano regolatore ancora "al palo". Mario Caputo presenta un'interrogazione
"Assurdo che in 5 anni il documento no sia stato ancora approvato",  ha detto il consiglieri

18 Gennaio 2016 - 00:00

"Mi chiedo quali interessi impediscano la definizione del piano regolatore generale di Monreale e per quale motivo la nostra città debba restare priva dello strumento urbanistico e se bisogna continuare a operare con varianti allo strumento urbanistico e con piani di lottizzazione". A dichiararlo è il consigliere comunale di Fi Mario Caputo che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione consiliare ed ha chiesto al presidente del consiglio comunale di fissare con urgenza una seduta straordinaria perchè il sindaco riferisca sulle condizioni del piano regolatore generale.  Caputo ha anche chiesto che il commissario ad acta Mario Megna nominato dall'assessore regionale al territorio proprio per lo stato di paralisi del piano regolatore generale venga a riferire in consiglio comunale.  "Ancora una volta l'amministrazione comunale – ha continuato Mario Caputo – viene smentita clamorosamente nelle sue stesse affermazioni. Ricordo benissimo che il Sindaco aveva affermato che per l'approvazione della VAS era necessario inserire nel bilancio la somma che ammonta a circa € 84.000. Adesso è lo stesso commissario ad affermare che è necessario ricorrere al personale comunale perchè il comune e l'amministrazione comunale non hanno inserito alcuna somma nel bilancio per il piano regolatore generale. Questa affermazione autorevolissima perchè proviene da un funzionario regionale e non da un consigliere comunale di opposizione, è allo stesso tempo gravissima perchè conferma che questa amministrazione nulla ha fatto per completare lo strumento urbanistico. Sono trascorsi 5 anni da quando il sindaco ha ritirato il piano regolatore generale dall'assessorato al territorio e dal genio civile e da allora ad oggi la Regione ha ritenuto doveroso nominare ben 3 commissari proprio per sostituirsi all'inerzia del comune. Ritengo che siamo in presenza di un fatto gravissimo perchè, al di là dei costi, l'amministrazione avrebbe dovuto in 5 anni dare una accelerata al piano regolatore generale e togliere il territorio da uno stato di totale anarchia in un momento in cui paradossalmente stanno per essere emesse numerose ordinanze di demolizione di immobili abusivamente costruiti. È evidente, a meno che non vi siano altre ragioni, che il sindaco ha il dovere di comunicare formalmente al consiglio comunale  che vi siano interessi che bloccano il completamento del piano regolatore generale”. 

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