Monreale, nuova pianta organica del Comune: 17 dipendenti sono in esubero

Redazione

Cronaca

Monreale, nuova pianta organica del Comune: 17 dipendenti sono in esubero
66 i posti da coprire: nessun accenno ai precari

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sono 17 i dipendenti che risultano in esubero dopo la rideterminazione della pianta organica dell’amministrazione comunale, fatta sapere solo dopo all’indomani della tornata elettorale, così come denuncia il neo consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Costantini. Dei 335 dipendenti in servizio, solo 252 (compresi tre dirigenti), sono a contratto a tempo indeterminato. I rimanenti sono i precari. Ma, secondo la nuova pianta organica, 66 sono i posti vacanti che devono essere occupati. E nella determina non si fa nessun accenno alla stabilizzazione dei precari. Il conto per arrivare alla nuova pianta organica che prevede 318 dipendenti è presto fatto grazie ad una circolare del Ministero degli Interni che comunica che il rapporto dei dipendenti di un comune, (la cui popolazione è compresa tra 10 mila e 59.999 abitanti) deve essere di uno su 122. A Monreale, secondo gli ultimi dati ufficiali, risiedono  38.804 abitanti, che diviso 122 portano al totale di 318 dipendenti necessari a svolgere i lavori per conto dell’amministrazione comunale. Sono quindi 17 le posizioni ritenute in esubero. Dalla determina si evince che il Comune non ha rispettato il patto di stabilità per gli anni 2011 e 2012. La vecchia dotazione organica costava al Comune 10,8 milioni di euro l’anno. Così suddivisi: 6 dirigenti – 698 mila euro l’anno; 41 dipendenti categoria D3 – 1,7 milioni di euro; 43 dipendenti categoria D1 – 1,57 milioni di euro; 110 dipendenti categoria C – 3,5 milioni di euro; 37 dipendenti categoria B3 – 1,06 milioni di euro; 39 dipendenti part time al 50 % categoria B1 – 541 mila euro; 57 dipendenti categoria B1 – 1,61 milioni di euro; 2 dipendenti categoria A 51 mila euro. La nuova rideterminazione prevede un risparmio di circa 700 mila euro l’anno. Ecco come sarà: 5 dirigenti – 588 mila euro l’anno; 37 dipendenti categoria D3 – 1,57 milioni di euro; 43 dipendenti categoria D1 – 1,57 milioni di euro; 105 dipendenti categoria C – 3,35 milioni di euro; 37 dipendenti categoria B3 – 1,06 milioni di euro; 39 dipendenti part time al 50 % categoria B1 – 541 mila euro; 50 dipendenti categoria B1 – 1,43 milioni di euro; 2 dipendenti categoria A – 51 mila euro. Nella determina non si fa nessun accenno alla stabilizzazione dei precari e che quindi i 66 posti vacanti potrebbero essere occupati dai dipendenti che non hanno nessun contratto. Chiaro che questa “perdita” di unità lavorative potrebbe essere pareggiata dai pensionamenti previsti da quest’anno e fino al 2022, quando andranno via complessivamente 64 dipendenti ed un dirigenti, secondo lo schema previsto: PENSIONAMENTI 2014 – 10 unità; 2015 – 4 unità; 2016 – 4 unità; 2017 – 8 unità; 2018 – 14 unità; 2019 – 11 unità ed un dirigente; 2020 – 13 unità. Per quanto riguarda i 66 posti vacanti, serviranno nella nuova pianta organica 2 dirigenti; 19 categoria D1; 33 categoria C; 10 categoria B3; 1 categoria D1; 1 categoria A.  “Vengono così alla luce le prime problematiche da affrontare nel difficile e lungo processo di stabilizzazione dei precari – dice Fabio Costantini -. Dulcis in fundo, la Giunta Comunale ha così deciso di lasciare ai propri cittadini, all'indomani delle elezioni amministrative, l'ultimo ricordo delle sue deliberazioni”.

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