Monreale, merce sequestrata dai vigili a deposito da due anni: "Non sappiamo più dove metterla"

Redazione

Cronaca

Monreale, merce sequestrata dai vigili a deposito da due anni: "Non sappiamo più dove metterla"
Stanze degli agenti trasformate in magazzini. E non c'è un custode

18 Gennaio 2016 - 00:00

Quando si aprono le porte, si ha la sensazione di visitare una di quelle case che spesso si vedono in tv, di proprietari folli, accumulatori compulsivi, che non buttano mai niente e conservano tutto. Scatole ammassate una sull’altra senza un senso logico. Ecco, così è presso la caserma della polizia municipale di Monreale. Gli agenti effettuano i sequestri e dovrebbero portare la merce in un deposito, archiviarla e, quando possibile, devolverla in beneficenza. Così non succede. Perché a Monreale non c’è un deposito per la custodia della merce sequestrata. Questa viene stipata all’interno del comando della polizia municipale in alcune stanze. Uffici trasformati in deposito merce, con buona pace degli agenti che erano “proprietari” di quelle stanze e che hanno dovuto far posto a giocattoli, abbigliamento, utensili e chi più ne ha più ne metta. Scatole piene di non si sa bene cosa, visto che la merce non viene archiviata, ma viene ammassata in attesa di “disposizioni dall’alto” che non arrivano. Perché in queste stanze è possibile trovare merce sequestrata nel 2012. E che non dovrebbe stare ancora lì. Perché, quando si effettuano i sequestri, o la merce si distrugge, se ritenuta pericolosa, oppure si da in beneficenza. La scorsa volta un carico di frutta per fortuna è finito alla Caritas. Ma altre volte non è andata così: la merce è marcita all’interno del deposito di via Taormina. Le stanze che sono state trasformate a magazzini si trovano, tra l’altro, nella zona inibita del comando, perché pericolosa a causa della caduta di calcinacci dal tetto. La normativa prevede che la merce sequestrata venga trasportata all’interno di un magazzino con un custode, organizzata in un archivio e magari sistemata in degli scaffali. A Monreale ci sono due porte non proprio sicure a custodire la merce, affidata al vicecomandante. Che si è assunto una grande responsabilità, visto che in caserma manca anche una porta blindata.  La replica del sindaco Piero Capizzi: “Stiamo studiando nuove soluzioni. Lo spostamento di alcuni uffici nei locali del Giudice di Pace farà in modo di avere più spazio e potremo studiare qualcosa di nuovo”.

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