Monreale, le bancarelle non sono abusive. Il Tribunale annulla il provvedimento della polizia municipale

Redazione

Cronaca

Monreale, le bancarelle non sono abusive. Il Tribunale annulla il provvedimento della polizia municipale
Mantenuto solo il provvedimento relativo all'occupazione eccessiva di suolo pubblico

18 Gennaio 2016 - 00:00

“I proprietari della bancarelle di piazza Guglielmo non hanno esercitato abusivamente la attività commerciale in quanto provvisti di regolare autorizzazione rilasciata dai competenti uffici del Comune di Monreale e con la loro attività non hanno né deturpato né danneggiato l’intero complesso architettonico costituito dal Duomo e dal Chiostro dei Benedettini”. È questo il contenuto delle sette ordinanze emesse tra ieri ed oggi dal Tribunale per il riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e dei sequestri che, accogliendo quasi interamente i ricorsi presentati dagli avvocati Mario e Salvino Caputo, ha annullato il decreto di sequestro emesso dal Gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Polizia Municipale di Monreale. Il Tribunale ha mantenuto soltanto il sequestro limitatamente alla occupazione del suolo pubblico in quantità superiore rispetto alle autorizzazioni comunali. “Siamo di fronte a provvedimenti – hanno precisato gli avvocati Mario e Salvino Caputo – che escludono le gravi condotte contestate dalla polizia municipale di Monreale ai commercianti di piazza Guglielmo che erano culminate addirittura con la richiesta del sequestro non soltanto degli stand, ma dell’intera piazza Guglielmo con gravissimi danni anche per tutte le altre attività commerciali esistenti. Il Tribunale della Libertà ha escluso sia la condotta di deturpamento del sito monumentale che quella di esercizio abusivo della attività in quanto sono state regolarmente prodotte sia le autorizzazioni che i versamenti effettuati per i suoli pubblici. È evidente che la Polizia Municipale ha rappresentato all’Autorità giudiziaria una serie di condotte criminose totalmente prive di riscontro giuridico che sono state cassate dai Giudici del Riesame di Palermo che ha ritenuto insussistente il “fumus commissi delicti” solo per la fattispecie di utilizzo di una parte di suolo pubblico diversa da quella richiesta. Adesso presenteremo una nuova richiesta al Comune corredata di nuove planimetrie e con stand di misura adeguata a quella di due metri per due, in modo tale da ottenere le autorizzazioni comunali”. Intanto proprio i commercianti delle bancarelle, nel pomeriggio, hanno incontrato il sindaco Piero Capizzi nel Palazzo di Città. Una riunione top secret e riservata alla quale ha preso parte anche l’avvocato Mario Caputo. I commercianti hanno chiesto al primo cittadino di fare in modo che le autorizzazioni possano essere definitive, rendendosi disponibili ad effettuare tutte le modifiche necessarie per ricominciare di nuovo a lavorare. LA REPLICA DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI MONREALE "Il comunicato degli avvocati Mario e Salvino Caputo appare molto pretestuoso e sembra un attacco scientifico al nostro operato. La polizia municipale di Monreale ha contestato ai proprietari delle bancarelle di piazza Guglilemo, l'occupazione abusiva di suolo pubblico, visto che stavano esercitando la vendita senza essere autorizzati a svolgerla in quel determinato posto. Su questo punto, il Tribunale del Riesame ci ha dato pienamente ragione, tanto che ha confermato le nostre ipotesi di reato. Sugli altri punti, e cioè sulla vendita abusiva, nessuno di noi ha mai contestato nulla ai proprietari delle bancarelle e non abbiamo effettuato provvedimenti in tal senso. Ipotesi che, forse, sono state fatte dal Gip, ma non di certo dalla polizia municipale di Monreale".

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