La pioggia non ha demoralizzato nessuno. Tutti puntuali al campo Tenente Onorato messo a disposizione del Palermo Calcio in trasferta a Verona. C’erano i poliziotti della sezione provinciale di Monreale dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, i colleghi del commissariato Porta Nuova e quelli del sindacato Coisp. Le tre squadre hanno atteso al riparo dalla violenta burrascata che intorno alle 14 si è abbattuta su Palermo. Tanto che la partita è rimasta in bilico fino all’ultimo. Poi la pioggia è cessata ed è spuntato anche il sole. Così, il presidente dell’Anps Monreale Santo Gaziano, insieme al sindaco di Monreale Piero Capizzi ed all’assessore Giuseppe Cangemi, hanno dato il via al triangolare che apre ufficialmente la terza edizione del Progetto Sociale Sportivo “Amichevoli per la legalità”, in collaborazione con Centro Universitario Sportivo e il Comando Regione Militare Sud, organizzato proprio dall’Anps. “Il nostro obiettivo – ha detto Gaziano – è quello di far comprendere ai bambini di quanto sia importante vivere nel rispetto della legalità, ma, soprattutto, far capire loro che le Forze dell’Ordine non sono nemici da “combattere” ma uomini su cui poter contare. Sempre”. Alla manifestazione parteciperanno 23 scuole della provincia di Palermo 8attese quelle di Monreale, ndr). I ragazzi giocheranno fino a giugno 5 volte al mese, sia al Cus che al Tenente Onorato (in base agli impegni del Palermo calcio), il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Allenatori, arbitri e collaboratori, saranno tutti poliziotti. “Un modo per mandare messaggi positivi a questi ragazzi e per affrontare con loro tematiche delicate, come la mafia, il rispetto delle regole e quello degli altri”. “Desidero ringraziare l’Anps per averci invitato a partecipare ad una manifestazione così bella e significativa – ha detto Capizzi -. Condivido in pieno questo genere di iniziative. Adesso mi rivolgo ai giovani: lo sport è importante praticarlo fin dalla vostra età. Questo perché si impara il rispetto delle regole, ma si vivono quegli ideali di legalità per i quali molte persone appartenenti alle Forze dell’Ordine sono anche morti. Lo Stato vince la mafia se fa gioco di squadra. Se siamo tutti uniti, possiamo sconfiggere questo fenomeno, che lasciato da solo, isolato, non vale niente. Non dobbiamo comportarci esattamente come stiamo facendo oggi, facendo parte di una squadra di calcio. Solo uniti e compatti riusciremo a fare gol contro la criminalità organizzata”. (LE FOTO DEL SERVIZIO SONO DI VINCENZO GANCI)