Monreale, l'albero in piazza divide: "Bellissimo"; "Macchè, è orribile"

Cronaca

Monreale, l'albero in piazza divide: "Bellissimo"; "Macchè, è orribile"
Piazza addobbata. Ma non tutti apprezzano

18 Gennaio 2016 - 00:00

Tanto con poco. Ha detto qualche giorno fa il sindaco Piero Capizzi. Va bene, anche stavolta la facciamo passare liscia. Anche a Monreale si respira aria di festa. Non proprio tanta. Ma giusto un po’. L’albero in piazza Vittorio Emanuele non è quello che ci si aspettava. Ma è “tanto con poco”: la solita struttura metallica. Stavolta, perlomeno, l’assessore Ignazio Zuccaro ha avuto il buon senso di farla rivestire di luci natalizie e non con le solite piante di stelle di natale che dopo un paio di giorni sono “spelacchiate” e mettono solo una grande tristezza. Inoltre sono stati addobbati anche gli alberelli all’interno della villetta di fronte al municipio. Un’altra bella iniziativa, che fa tanto… con poco. Ma i monrealesi questo “tanto con poco” non riescono a digerirlo. Ok, va bene, non ci sono soldi. E questo lo abbiamo capito tutti. Ma perché dobbiamo continuare a pagare le conseguenze di chi ha sbagliato e ci ha trascinati in questo oblio? Un giro in piazza racconta gli stati d’animo dei monrealesi. C’è chi descrive “una bella sorpresa inaspettata” la piazza addobbata a festa. C’è chi la guarda con sdegno: “E noi saremmo una cittadina turistica”? “Se tornassero i commissari Unesco strapperebbero la documentazione”. C’è verità in entrambi gli schieramenti. C’è sicuramente la voglia di fare da parte di quest’amministrazione. Ma c’è anche, dall’altra parte, un immobilismo preoccupante. Ormai tutto sembra dovuto e scontato. Le manifestazioni si organizzano tutte “a costo zero”, con quello che mette in giro la piazza: gli eventi di richiamo si pagano, ma di certo hanno i loro tornaconti. I commercianti sono ormai allo stremo. Una di loro scriveva su facebook: “Venite a Monreale, troverete la Piazza più desolata d'Italia …che tristezza…non c'e' neanche un cane….conviene scappare e cambiare paese”. Cambiare paese non può sempre essere la soluzione giusta. Ma anche nel commento di questa commerciante c’è molta verità. Il turismo di Monreale è “mordi e fuggi”: e lo sanno tutti. Ma guai se al turista viene la geniale idea di venire nella cittadina normanna fuori dagli orari canonici. Troverà tutto chiuso: Duomo, Chiostro, Museo, antivilla e villa. “Fate una cosa – dice un commerciante ad una coppia di turisti -. Prendete un caffè, fate tre volte il giro di piazza Duomo, vi riprendete un caffè e tornate a Palermo”. Indice della “pochezza attrattiva” della nostra città. Cambiare si può? Assolutamente sì. Ma non di certo si può fare tanto con poco. Se si vuole fare tanto, si deve dare tanto. È una regola. È un detto siciliano: “quantu spenni, manci”. Nessuna polemica nei confronti di questa amministrazione. Solo un pungolo, una spinta. Perché Monreale ha tante, troppe potenzialità. E vederle sopite in questa maniera fa tanta rabbia. (Grazie a Paolo Arduino per averci inviato le fotografie)

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it