Una protesta preparata da tempo e che si è svolta in contemporanea in molti comuni siciliani, soprattutto quelli che hanno patrimonio boschivo da tutelare. Stamattina i lavoartori forestali appartenenti al comune di Monreale, sono saliti al palazzo di Città ed hanno occupato simbolicamente gli uffici comunali. Una protesta "estrema" come l'ha definita il segretario generale del Sifus Maurizio Grozzo, per attirare l'attenzione sulla situazione drammatica di questo comparto dei lavoratori. I forestali chiedono l'immediato impiegno, soprattutto nelle opere di prevezione. E visto i danni fatti ieri dagli incendi nel comprensorio monrealese, non c'è più tempo da perdere.  “Oggi registriamo un fatto paradossale – dice Grosso -. Mentre i boschi bruciano, la stragrande maggioranza dei lavoratori forestali sono a casa disoccupati invece di essere nei boschi a difenderli. Quei pochi lavoratori avviati od in fase di avviamento, sono già a rischio licenziamento o sospensione. L’incertezza e l’instabilità regnano sovrane. Il Governo, anziché dare rassicurazioni, manifesta ritardi e volontà di tagli. Per questo abbiamo fatto questa protesta oggi nei confronti del Governo Crocetta, per chiedere l’immediato avviamento di tutti i lavoratori forestali, siano essi addetti antincendio che addetti alla manutenzione (151isti, 101isti e 78isti)”.