Le roventi temperature estive delle ultime settimane ed il forte vento di scirocco hanno sicuramente contribuito ad alimentare gli incendi che stanno distruggendo parti significative di patrimonio boschivo in tutta la regione siciliana. Tutto ciò è sicuramente da addebitarsi anche alla presenza di erba nei cigli stradali, che si trovano in zone boscate del nostro territorio. La Regione Siciliana ad oggi non ha ancora realizzato opere di prevenzione, né tantomeno, di attivare strumenti di repressione degli incendi. Anche se la campagna antincendio fosse stata avviata nei tempi di legge (il 15 giugno, ndr), non avrebbe eliminato completamente i rischi di incendi, visto che, non essendo stati avviati in tempi utili gli addetti alla manutenzione, non sono state realizzate le opere preventive, come i viali parafuoco. “Il Governo Crocetta non può intervenire nei boschi sulla base delle disponibilità di cassa – dicono i lavoratori forestali che stamattina hanno protestato davanti al comune di Monreale, installando sul cornicione del Palazzo di Città uno striscione – . Il presidente deve intervenire tenendo conto delle necessità del ciclo biologico delle piante. Per queste ragioni non possiamo continuare a rimanere in silenzio nell’attesa che il Governo Crocetta metta giudizio e capisca da solo come muoversi”. I lavoratori, in difesa del patrimonio boschivo, rivendicano l’immediato avviamento di tutti i lavoratori forestali siciliani (151isti, 101isti, 78isti) in maniera da ripulire e presidiare i boschi;  l’inserimento, nella manovra finanziaria in discussione, delle risorse atte a garantire almeno le giornate di legge; l’accelerazione dell’iter procedurale del ddl n.104 sulla stabilizzazione; la cancellazione della graduatoria unica come richiesto dall’ARS.