Monreale, garante dei DiversAbili, l’approvazione è una farsa

Redazione

Cronaca

Monreale, garante dei DiversAbili, l’approvazione è una farsa
Lo dice Massimiliano Lo Biondo: “Sarà impossibile istituire questa figura”

18 Gennaio 2016 - 00:00

Nonostante il voto favorevole del consiglio comunale sul Regolamento del “Garante delle persone Diversabili”, non sarà possibile istituire la figura del garante. Sono state infatti apportate alcune modifiche sostanziali al testo originale che renderanno l'approvazione dell'atto una semplice cassa di risonanza elettorale. Lo ha fatto sapere il consigliere del Pd, Massimiliano Lo Biondo. “In particolare, uno dei cinque emendamenti presentati, avrà conseguenze nefaste per la figura del garante – dice il consigliere -. Quell’emendamento, infatti, rimanda l’istituzione del garante della Persona DiversAbile all’approvazione futura di un ulteriore regolamento, quello sull’Albo delle Associazioni operanti nel territorio e accreditate alle attività sociali. Da sottolineare come l'emendamento sia stato approvato nonostante il parere contrario del dirigente al ramo. Ma, né il parere contrario, né il mio accorato appello a ragionare sugli effetti deleteri di quell’emendamento, sono serviti. Alla fine ha prevalso l’arroganza di chi ha voluto il voto su un emendamento i cui effetti sono inequivocabili: esiste un regolamento ma la figura del garante non può essere istituita. Geniale”. L’emendamento approvato così recita: “Presso il Comune di Monreale, previa istituzione dell’Albo delle Associazioni, sarà creato l’Ufficio del Garante della Persona DiversAbile. Il Regolamento avrà validità solo dopo all’approvazione, in Consiglio Comunale, del predetto Albo delle Associazioni operanti nel territorio e accreditate alle attività sociali e che possono esprimere tale nome”. “Neppure Machiavelli avrebbe pensato una cosa tanto contorta: un Regolamento che rimanda a un altro Regolamento che ancora non c’è – dice Lo Biondo -. Quindi se non sarà approvato il regolamento sull’albo delle associazioni non potrà essere istituita la figura del garante. Ma il Regolamento comunale delle Associazioni non è previsto dalle norme vigenti, in quanto le stesse associazioni sono registrate all’albo delle associazioni regionali e dell’ASP. Bisogna farsene una ragione: Monreale non è un Comune a statuto speciale in una Regione a statuto speciale. Con l’improvvisazione si distrugge, non si governa. Se quell’emendamento non fosse stato approvato, oggi, avremmo potuto istituire la figura del garante”. Ma le conseguenze non si fermerebbero qui: secondo l'art. 2 del regolamento, infatti, qualora in seno alle associazioni non vi fossero state figure di necessaria, obbligata e comprovata esperienza formativa da sottoporre al Sindaco, allora, si sarebbe proceduto alla pubblicazione di un bando a evidenza pubblica. Invece con l’emendamento approvato si è andati contro questa prescrizione, chiudendo la possibilità di apertura ad esperti del settore di comprovata esperienza provenienti da altri comuni, “continuando a condannare Monreale ad un solipsismo culturale che, oltre a non avere alcuna ragione d'esistere, non può che avere effetti negativi”, conclude Lo Biondo.

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