Monreale, evasione, furto di energia elettrica e trasferimento in carcere: 5 arresti

Redazione

Cronaca

Monreale, evasione, furto di energia elettrica e trasferimento in carcere: 5 arresti
Tre diverse operazioni compiuti dai militari del gruppo monrealese

18 Gennaio 2016 - 00:00

I militari della Compagnia di Monreale hanno tratto in arresto i pluripregiudicati G.G., e Salvatore Costantino di 78 anni. Diverse sono state le circostanze che hanno portato all’arresto dei due. In entrambi i casi si è trattato di ordini di esecuzione per espiazione pena. Per G.G., il provvedimento, eseguito dai Carabinieri di Pioppo, è stato emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Torino, dovendo lo stesso espiare una pena di un anno e 6 mesi per il reato di tentata estorsione, mentre per Costantino il provvedimento, eseguito dai Carabinieri di Santa Cristina Gela, è stato emesso dal Tribunale di Termini Imerese dovendo lo stesso espiare una pena di 5 mesi di reclusione e 2 mesi di arresto poiché ritenuto responsabile del reato di tentata violenza privata e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere: entrambi sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Sono scattate le manette per C.M., 47 anni e G.L.M., di 45 anni, entrambi ritenuti responsabili del reato di furto aggravato, poiché a seguito di controlli ad attività commerciali, venivano sorpresi, il primo in un bar in via Biagio Giordano e il secondo nel panificio di via Aquino, in possesso di un magnete posto sul contatore, tale da far registrare un consumo del 90% in meno rispetto a quello reale. In sede di convalida C.M., patteggiava una pena a mesi 6 di reclusione e 200 euro di multa, mentre G.L.M., dopo la convalida, richiedeva i termini a difesa. Infine è stato tratto in arresto Marco Barbanera di anni 29, già detenuto in regime di arresti domiciliari, in quanto, a seguito di un controllo, veniva colto nella flagranza del reato di evasione, trovato al di fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo. Pertanto dopo questo primo arresto, il Gip del Tribunale di Palermo revocava nei confronti dell’interessato la precedente misura, sostituendola con la custodia in carcere all’Ucciardone.

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