Monreale, convegno dei forestali. "Stabilizzazione? Si può in otto mesi"

Redazione

Cronaca

Monreale, convegno dei forestali. "Stabilizzazione? Si può in otto mesi"
Partecipatissima riunione del Sifus. Grosso: "Tutti devono conoscere la nostra proposta di legge"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Aula strapiena per il convegno alla rovescia organizzato dal Sifus del segretario generale Maurizio Grosso. Si parla di stabilizzazione, una tematica molto delicata che riguarda oltre ventimila lavoratori, 600 solo a Monreale.  Al convegno sono presenti gli onorevoli Erasmo Palazzotto di Sel, Vincenzo Figuccia di Forza Italia, Totò Lentini di Articolo 4 e Salvatore Siragusa del Movimento 5 Stelle. Assenti per motivi istituzionali Nino Dina e Fabrizio Ferrandelli. Di certo c'è che il Sifus sta riuscendo in un obiettivo che all'inizio sembrava quasi impossibile: mettere d'accordo tutte le forze presenti all'Ars, qualunque esso sia lo schieramento politico. "Noi stiamo portando in giro per la Sicilia la nostra proposta di legge – dice Maurizio Grosso -. Perchè tutti devono conoscere la nostra legge". Il termine stabilizzazione, però, fa paura: "Non volete chiamarla stabilizzazione? Chiamatela progetto, o come cavolo vi pare – dice Grosso -. La cosa importante è che si garantisca a questi lavoratori il lavoro per 365 giorni l'anno".  La scure prospettata dal presidente della Regione Rosario Crocetta, che vorrebbe decurtare il budget per i forestali di un'ulteriore 30 % fa paura: "Questo starebbe a significare che oltre diecimila lavoratori (i cosiddetti 78isti, ndr), sarebbero tagliati fuori – dice Grosso -. Questo è inammissibile. La nostra proposta di legge è semplice, immediata e veloce e prevede che con le stesse somme si possa garantire il lavoro di tutto il comparto. E si può fare in soli otto mesi".  A fare gli onori di casa, l'assessore Mimmo Vittorino, molto vicino alla tematica dei lavoratori forestali: "Alla Regione, con questa proposta, non occorerebbe un solo centesimo in più della spesa prevista – spiega l'assessore -. Il nostro territorio è molto coinvolto da questa situazione: ci sono 600 persone che rischiano di rimanere senza lavoro. Si tratta di 600 famiglie che si troverebbero in grave difficoltà e questo non possiamo permetterlo. Crocetta deve fare un passo indietro". Stoccata finale, poi, da parte di Grosso ai sindacati confederati: "Se loro avessero intenzione di fare un passo avanti, noi saremmo disposti a farne cento indietro – conclude Grosso -. Nessuno sta portando avanti questa battaglia solo per intestarsi questa legge. Troveremo un modo per cambiargli nome se necessario e se anche loro si dovessero schierare dalla nostra parte. A noi interessa solo il bene dei lavoratori". (Le foto sono di Simone Marchese)

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