Monreale, contributo per morosi incolpevoli

Redazione

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Monreale, contributo per morosi incolpevoli
Per i nuclei familiari che improvvisamente si sono ritrovati in difficoltà

18 Gennaio 2016 - 00:00

L'articolo contiene link a carattere pubblicitario. Quando si mette su una famiglia, si acquista o si prende in affitto una casa, generalmente lo si fa con le migliori aspettative immaginando un futuro roseo, sebbene non scevro da difficoltà. Le aspettative, sono proprio queste che son state disattese nel nostro Paese tartassato da una crisi che ancora non trova risoluzione, ma che anzi, ogni giorno, sembra infliggere un nuovo colpo alle già labili e precarie condizioni dei cittadini. La condizione generale presenta risvolti allarmanti se si va a focalizzarsi nel particolare, perché l'Italia è composta da tante unità: le famiglie. Ecco perché generalizzare lascia il tempo che trova. Arrivare a fine mese senza avere nemmeno i soldi per pagare le utenze domestiche o l'affitto, o peggio ancora, senza avere i soldi per comperare la carne, è una condizione che alcuni cittadini conoscono molto bene, come quelle famiglie di Monreale che si sono improvvisamente trovate in difficoltà e non hanno potuto far fronte al pagamento dell'affitto, risultando così morosi incolpevoli. Fortunatamente per loro è previsto un contributo comunale, altri si dovranno arrangiare chiedendo un prestito (vedi su calcolaratamutuo). Le domande per chi ha i requisiti per richiedere il contributo per gli affitti andava presentata entro il 20 di luglio, ma chi veramente ha diritto a questo contributo? Possono inoltrare domanda tutti coloro i quali non siano riusciti a far fronte al pagamento dell'affitto nell'anno 2014 per svariate cause quali la perdita improvvisa del lavoro, la chiusura di un lavoro autonomo, il mancato rinnovo del contratto. Ma anche in caso di malattia, di decesso di parenti che abbiano comportato un dispendio di risorse pecuniarie ingenti e dimostrabili, in caso di malattia che abbia comportato spese di un certo peso. Attenzione però, non si devono superare i 7.000 euro di valore ISEE. Certo non si tratta di risolvere tutti i problemi, ma comunque questo piccolo contributo (vedi anche http://www.zonaprestiti.com/finanziamenti-regione.htm) darà un attimo di respiro a chi potrà usufruirne. Quello che purtroppo resta è la frustrazione di non avere più la possibilità di sostentare la propria famiglia e di mantenere integra una dignità che da troppo tempo viene calpestata quando a mancare è il lavoro, uno dei principali diritti dei cittadini e perno della Costituzione italiana.

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