Monreale, approvato il piano finanziario dell'Ato: quarta rata della Tari più bassa

Redazione

Cronaca

Monreale, approvato il piano finanziario dell'Ato: quarta rata della Tari più bassa
Capizzi: "Ma c'è ancora molto da fare". Davì: "Nessuno potrà scambiare la nosytra città per un bancomat dal prelievo illimitato"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Riduzione del 5 per cento delle tariffe Tari. Un risparmio, piccolo piccolo, è vero. Ma per la prima volta i monrealesi non dovranno fare i conti con aumenti delle tasse. La decisione ieri della Giunta Comunale, dopo l’approvazione del piano finanziario dell’Ato. Il servizio costerà alle casse comunale poco più di sei milioni di euro. Una cifra che consente questo minimo sgravio ai contribuenti monrealesi. Quarta rata della Tari, dunque, leggermente più bassa rispetto alle prime tre che i monrealesi stanno giù pagando. “C’è da precisare – dice Ignazio Davì. Capogruppo del Pd – che i dipendenti dell’Ato saranno garantiti e che non ci sarà nessun debito fuori bilancio”. Quest’anno, ad esempio, una famiglia di quattro persone che vive in una casa di cento metri quadrati, pagherà circa 25 euro in meno; una coppia di sposi, invece, risparmierà trenta euro, circa. “Non é stato semplice arrivare a questo risultato – continua Davì – vista la disastrosa gestione dell'Ato rifiuti, ma grazie al lavoro dell'assessore Russo e del consulente Maraventano a cui vanno un ringraziamento particolare, i nostri concittadini non troveranno un aumento della Tarì nella quarta rata che si pagherà a gennaio del 2015”. L'atto è pienamente legale e non saranno toccati gli stipendi dei dipendenti dell’Ato. “C’è ancora molto da fare – dice il sindaco Piero Capizzi -, ma da qualche parte bisognava cominciare. Intanto Monreale non è mai stata così pulita. I residenti delle periferie lo avranno notato. Certo rimangono i rifiuti nei bordi stradali, ma per quelli stiamo già pensando a dei servizi specifici”. L’Ato, da quest’anno e per la prima volta, dovrà rendicontare tutte le spese di un piano finanziario approvato dallo stesso commissario straordinario, per conoscere come vengono spesi i soldi dei contribuenti e per approfondire tematiche mai sfiorate dalla precedente amministrazione. “È finito – conclude Davì – il tempo in cui il comune di Monreale era visto come un bancomat dal prelievo illimitato. Con questo atto si é messa la parola fine a questa logica nel rispetto dei contribuenti e della città di Monreale”.

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