Monreale, 69 ex Ato saranno riassunti, l’incontro con i sindacati

Redazione

Cronaca

Monreale, 69 ex Ato saranno riassunti, l’incontro con i sindacati
Il comune ha ricevuto 9 manifestazioni d’interesse per il servizio di raccolta rifiuti

18 Gennaio 2016 - 00:00

La certezza non c’è, ma il quadro delineato appare chiaro. Soprattutto dopo l’incontro tra l’amministrazione monrealese e le sigle sindacali. Sul tavolo, la situazione, delicatissima, degli ex operai dell’Ato, ormai licenziati. Non più nel limbo, certo, visto che adesso potranno accedere a tutti gli ammortizzatori sociali che gli spettano, ma comunque ormai ufficialmente senza lavoro.  Per 69 di loro, però, una schiarita all’orizzonte. L’idea, fortemente voluta dal sindaco Piero Capizzi, e su cui si è sempre battuto, è quella della “clausola di salvaguardia”. In pratica, la nuova ditta che si assumerà oneri e onori del servizio di raccolta rifiuti del comune di Monreale, dovrà garantire il lavoro a 69 ex dipendenti dell’Ato. Tutti saranno inquadrati sotto il profilo “Secondo livello B”, ed avranno garantite minimo 30 ore settimanali.  Senza questa clausola, le ditte non saranno tenute in considerazione dal comune di Monreale. He fino ad oggi ha ricevuto 9 manifestazione d’interesse. Il comune, adesso, invierà a queste ditte il cosiddetto capitolato, ossia il minimo dei servizi richiesti con i relativi costi. Tre le voci fondamentali: personale, mezzi e servizi aggiuntivi. Non si conoscono le cifre del capitolato, ma la cifra si potrebbe aggirare intorno al milione di euro, anche se, in realtà, è presto per fare i conti. Dipende da quando ufficialmente potrebbe cominciare il servizio, che comunque finirà il 31 dicembre 2015.  I sindacati non si sono opposti a questa decisione della clausola sociale, né al fatto che l’amministrazione abbia chiesto un atto di assenso preventivo degli operai, una sorta di dichiarazione da parte degli operai a rinunciare agli ammortizzatori sociali ed aderire al lavoro con la nuova ditta. Per il comune una sorta di tutela e la garanzia che la nuova ditta avrà il numero di personale garantito: ogni operaio in più, sarà pagato dalla ditta stessa e non dal comune di Monreale.  La storia degli ex operai dell’Ato, dunque, comincia a delinearsi. E noi lo avevamo anticipato mesi addietro. Raccontando anche il caso virtuoso di Altofonte che ha agito alla stessa maniera e che adesso, sta anche preparando tutte le carte necessarie per affidare il servizio ad una ditta esterna per sette anni con gli ex operai dell’Ato. La Regione, invece, dopo un interesse iniziale sulal vicenda, sembra essersi defilata un po’, lasciando la “palla” ai sindaci.  “Ci siamo trovati questa situazione dopo soli cinque mesi che ci eravamo insediati – dice Capizzi – ma sin da subito avevamo detto che avremmo risolto il problema in una maniera o in un’altra. Il fallimento dell’Ato si è verificato per cause che non abbiamo causato noi, anche se adesso non è tempo di far polemiche. Credo che la soluzione sia ormai imminente”. Nubi nere, invece, per gli amministrativi dell’Ato che, al momento non hanno una collocazione. Ma Capizzi ha fatto sapere che sarà la Regione a farne sapere di più.

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