Una busta contenente una lettera minatoria e tre cartucce vuote calibro 12 sono state recapitate al sindaco di Caccamo, Andrea Galbo. Il fatto in realtà risalirebbe ad alcuni giorni fa, ma la notizia è stata diffusa solo adesso. La missiva è stata recapitata all’ufficio di protocollo del comune, i dipendenti nello smaltire la posta in entrata, di sarebbe accorto di una busta anomala indirizzata al primo cittadino. Effettuati i dovuti controlli è emerso che la busta conteneva tre proiettili vuoti oltre ad una lettera minatoria nella quale si chiedeva di riattivare l’erogazione idrica nei nevai pubblici dislocati nelle varie contrade del territorio di Caccamo, di bloccare la rotazione dei dipendenti comunali e di revocare altri provvedimenti del sindaco e della giunta. Il sindaco Galbo ha diffuso una nota con la quale ha invitato tutti i cittadini, le associazioni e la Chiesa ad "adoperarsi fattivamente affinché vengano isolati e denunciati gli atteggiamenti retrogradi e mafiosi, che hanno determinato e continuano a determinare un danno al paese, impedendogli ed ostacolandolo il percorso verso una vera e sana crescita politico-culturale ed economica. Siamo impegnati in un difficile compito di risanamento economico e di crescita sociale e culturale” afferma Galbo che collega queste intimidazioni alla sua attività amministrativa che assicura, non retrocederà di un passo.