Mafia ed estorsione, sequestrati beni per oltre 2,7 milioni

Redazione

Palermo

Mafia ed estorsione, sequestrati beni per oltre 2,7 milioni
Ad un cinquantenne palermitano, con diversi precedenti penali

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato due attività commerciali, cinque autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 2.700.000 euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica.  Interessato dal sequestro è Maurizio Lucchese, cinquantenne palermitano, coinvolto, sin dagli anni ’80, in una serie di reati contro il patrimonio e gravato da numerosi precedenti penali, tali da essere considerato persona socialmente pericolosa. Nel febbraio 2013, l'uomo era già stato arrestato dal GIP del Tribunale di Palermo con l’accusa di tentata estorsione, unita a plurime minacce e danneggiamenti, perpetrata con altri soggetti ed aggravata dal metodo mafioso, ai danni del titolare di un’attività di ristorazione, al quale veniva richiesta la “messa a posto" per lo svolgimento della propria attività imprenditoriale, giustificata, a suo dire, per il sostentamento delle famiglie dei detenuti.  Per tale attività, nel febbraio 2014, il soggetto è stato condannato dal Tribunale di Palermo a sei anni e otto mesi di reclusione. Il sequestro di beni scaturisce dalle indagini svolte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo, che hanno rilevato un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati dal complessivo nucleo familiare del soggetto e le numerose acquisizioni patrimoniali realizzate nel tempo. Nello specifico, i riscontri effettuati dalle Fiamme Gialle hanno permesso di evidenziare come il nucleo familiare dell’interessato, composto da cinque persone, abbia fiscalmente dichiarato redditi esigui e, comunque, appena sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di sussistenza, ma non idonei a consentire l’acquisto di terreni, di autovetture di lusso e l’avvio di attività commerciali, tutte spese risultate incompatibili con la descritta situazione reddituale. I beni sequestrati in dettaglio: una ditta di autonoleggio "Annie Cars" di Puccio Anna, con sede a Palermo ed attività commerciale di bar; 5 autovetture; disponibilità finanziarie (rapporti bancari, depositi risparmio) per un valore complessivo di oltre 2,7 milioni di euro.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it