L'avvocato Stefano Geraci: "Non sono un evasore"

Redazione

Palermo

L'avvocato Stefano Geraci: "Non sono un evasore"
I beni sono stati dissequestrati dal Tribunale del Riesame di Palermo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dall'avvocato Stefano Geraci "Con riferimento a quanto da voi diffuso e pubblicato il 18 ed 19 Aprile vogliate pubblicare la seguente smentita e richiesta di rettifica, integralmente e senza tagli o sintesi, con la stessa evidenza dell'articolo citato e con la chiara ammissione dell'errore commesso. L’Avv. Stefano Geraci non è un evasore, tutti i suoi beni sono stati dissequestrati dal Tribunale del Riesame di Palermo. Con provvedimento del 6.5.2015, depositato l’8.5.2015 il Tribunale del Riesame di Palermo, in accoglimento della istanza presentata dall’Avv. Stefano Geraci (difeso dall’Avv. Santino Liistro) ha disposto per “…l’immediata restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto…”. La ricostruzione contenuta nella vostra pubblicazione, finalizzata ad attribuirmi l’etichetta di evasore fiscale, è diffamatoria e, come tale, gravemente lesiva della mia dignità, della mia onorabilità e della mia immagine personale e professionale. Il titolo dell’articolo, evidentemente da Voi utilizzato per il forte impatto mediatico, il taglio dato allo stesso ed il suo corpo contengono rappresentazioni di fatti non veri, soprattutto non sottoposti ad alcuna verifica volta a comprendere e valutare la reale portata del provvedimento cautelare che mi è stato notificato e che oggi è stato giustamente annullato. Ed infatti gli “accertamenti” che mi riguardano svolti dalla Guardia di Finanza devono ancora essere sottoposti al vaglio dell’Agenzia delle Entrate che, in contraddittorio col sottoscritto, attraverso lo strumento della “istanza di accertamento con adesione” stabilirà se vi sia stata o no evasione fiscale. (…) Ciò premesso, rifiuto l’etichetta di evasore fiscale da Voi incautamente attribuitami proprio perché nessuno ad oggi, in pendenza delle procedure di riscontro e verifica, può permettersi di attribuirmi tale infamante appellativo. Sorvolo, ma solo in questa sede, sulla questione dei 28 terreni (sono le “particelle castali” che costituiscono un unico terreno in prevalenza ereditato da mia madre) e dei sette fabbricati (altro non sono che vecchi fabbricati rurali, vecchie stalle e vecchi magazzini situati nel fondo rustico ed in prevalenza diruti quando non totalmente distrutti). La rappresentazione da voi data artatamente era orientata al solo scopo di lasciare intendere all’inconsapevole lettore che il sottoscritto sia una specie di feudatario proprietario di mezza Sicilia occidentale mentre, per quanto riguarda l’Azienda Agricola vitivinicola preciso che la stessa non è mai stata “sotto chiave” perché i titolari della stessa, che sono i miei figli, non sono mai stati privati, neanche per un giorno, della disponibilità del bene. Sottolineo che nessuno della vostra redazione ha mai provato a contattarmi per potere offrire la mia versione dei fatti. I miei numeri di telefono erano facilmente reperibili sia su internet che presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Pertanto a norma della legge sulla stampa  chiedo  la pubblicazione, con la stessa evidenza dell'articolo citato e con la chiara ammissione dell'errore commesso,della presente smentita e richiesta di rettifica della notizia riportata; e ciò, soprattutto, con riferimento alla asserzione CHE IO SIA UN EVASORE FISCALE, asserzione esplicita, definitiva, non rispondente a verità e perciò gravemente lesiva della mia immagine personale e professionale oltre che della mia dignità ed onorabilità, il che non è come risulta provato dal provvedimento di dissequestro depositato l’8.5.2015. E che nessuno, ad oggi, possa permettersi di affermare che io sia un evasore fiscale è anche provato dal provvedimento di dissequestro".

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