La mostra di Daniela Jurcic: “Io, i miei quadri ed il Sud”

Alessandra Polizzi

Eventi

La mostra di Daniela Jurcic: “Io, i miei quadri ed il Sud”

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’Associazione Donnattiva e il Circolo Italia organizzano la mostra delle opere dell’artista Daniela Ella Jurcic. L’ inaugurazione sarà lunedì 29 aprile, alle ore 19, presso la sede del Circolo Italia, in Piazza Vittorio Emanuele. Sarà comunque possibile assistere all’esposizione fino a domenica 5 maggio. L’evento è stato inserito nel programma della nuova edizione della festa del Santissimo Crocifisso. Una festa "low cost" che, rispetto agli anni precedenti, è riuscita, comunque, ad assicurare più spettacoli ed eventi, anche grazie alla mobilitazione di varie associazione, tra queste “Donnattiva.   Abbiamo incontrato Daniela che ci ha concesso, in esclusiva per MonrealePress, un’intervista Daniela, non è italiana. Quando si è trasferita in Sicilia e perché? “Sono nata a Pancevo, a qualche chilometro da Belgrado, in una immensa pianura. Ben presto la mia famiglia si è trasferita a mare, nel nord dell’Adriatico, nel più grande porto della ex Yugoslavia. Ero molto irrequieta da giovane. Ho frequentato diverse facoltà, a Fiume, Trieste, per poi laurearmi alla facoltà di Magistero, dell’Università degli studi di Fiume, indirizzo arti figurative. Negli anni dell’università passavo le vacanze in Sicilia, un’isola con la quale è stato subito amore. Amo il Sud, sono fortemente attratta da tutto quello che simboleggia il sud, il Mediterraneo. Dalla cultura, al modo di vivere al clima, per il sole, i colori, le spezie In Sicilia mi sono trasferita per amore. Quasi ineluttabile”. Come è nata la passione per l’arte? Qual è stato l’evento scatenante? “Ho sempre amato disegnare. Passavo ore, durante le lezioni a scuola, a scarabocchiare i quaderni. Come, d’altra parte, ho sempre amato scrivere. È sicuramente molto importante per me esprimermi, comunicare, trasmettere, ”dare forma” ai miei pensieri, ai miei stati d’animo, ai miei sentimenti. E questo che “racconto” nei miei lavori. Per questo sono anni che curo i miei blog. Mi interessa la “forma”, come espressione di un contenuto “sincero”, vero, originale, non copiato. Allora la Forma, se riflette un tale contenuto, diventa bellezza. Essere veri nel contenuto, significa essere variegati, diversi, ricchi di essenza e attingere all’essenza dalla quale abbiamo origine. Essere veri nel contenuto ci fa riconoscere nell’altro, la ricchezza della diversità, sapendo che nel contempo siamo parte della stessa vita. Essere veri nel contenuto, significa anche essere aperti e fiduciosi verso l’altro. L’altro non è un nemico, è un fratello. La Forma non mi interessa se la sua esistenza è originata da un unico fine, e cioè quello di “presentarsi” agli altri”. Cosa significa fare l’artista in Sicilia? “Non so se questo sia solo una mia impressione o intuizione, ma penso che in Sicilia prevale l’amore per il classico, per la tradizione, quasi per il visibile. L’arte contemporanea è soprattutto “esplorazione”, l’esplorazione in tutti i sensi: di noi stessi, dell’abisso che abbiamo dentro, come anche dei “segni”, degli archetipi, dei percorsi interiori e del dare forma a questi. Da molto tempo l’arte si è “liberata” dall’obbligo di raccontare la realtà. Oggi sei libero di esprimerti, ma ciò non significa che tutto è arte". Cosa ispira la sua arte? Cosa prova quando dipinge? “Cosa mi ispira? Penso tutto quello che ho dentro. Non racconto la realtà. Do forma alla mia anima, sperando di crearla anche così. Incomincio un “racconto pittorico” senza sapere dove mi porterà. Questo viaggio per me è catharsico (khatarsis), è travagliato, è doloroso. Viaggio insoddisfatta, mi alzo e mi fermo mille volte, sono irrequieta, spesso cambio i percorsi e poi, improvvisamente, capisco che è il momento di fermarmi. Ogni mio dipinto, o disegno, è un nuovo viaggio per me, pieno di emozioni. Amo molto il disegno, il tratto, il segno che una punta lascia sul foglio, la traccia della matita, del pastello, della china o carboncino. Infatti alla Facoltà di Arti Figurative, nell’ultimo biennio mi sono specializzata in grafica, perché amante di quel segno che lasci sulla tua lastra di zinco, di quel colore che imprimevi nella lastra (e che avevo sotto le unghie per mesi ), e che poi il torchio tirava fuori e faceva apparire sui fogli di carta ruvidi. Amavo il profumo del laboratorio di grafica, il profumo degli acidi, dei colori, degli oli. Ogni opera, secondo me , deve trasmettere, deve creare un pensiero, un’emozione nello spettatore, deve come aprire uno spazio in lui e se lui poi è coraggioso e desidera esplorare, attraverso quello spazio, può proseguire il suo personale viaggio”. La più grande soddisfazione in campo artistico? “Ogni quadro finito, che ho amato. Ogni mostra che ho potuto condividere con i miei amici. Due quadri rubati nella mostra di Roma, probabilmente significa che erano molto piaciuti”. Questa mostra cosa significa per lei? “In una mostra non siamo io e voi, ma dovrebbe crearsi una sinergia interattiva tra me, attraverso i miei quadri e voi, e da questa dovrebbe nascere una nuova entità, una unione tra noi. Uscendo da una mostra una persona non dovrebbe più essere uguale a quella che è entrata. Ma così per ogni opera d’arte, che sia un concerto o pièce teatrale, o un libro. Questa è la mia prima personale. Ed è grazie alla mia carissima amica Ina Modica che ha visto luce. Lei ha fortemente voluto questo evento e , come sempre generosamente, ha messo a disposizione tutta la sua bravura ed esperienza nell’ organizzazione. A lei va tutta la mia gratitudine, affetto e stima, per il grande supporto e l’aiuto che mi ha dato. A tal proposito il presidente dell’Associazione culturale e della multimedialità “Donnattiva”, Ina Modicah ha deto: “Siamo veramente felici di presentare per la prima volta una personale di pittura della nostra socia Daniela Jurcic, che oltre ad essere una brava artista è una delle socie più motivate ed attive dell’associazione. Un’associazione nata esclusivamente con l'obiettivo di valorizzare il ruolo femminile nella società , nell’arte, nella cultura, attraverso l'aggregazione e il volontariato e grazie al sostegno di tanti amici che, in questi anni, ci hanno aiutato a portare avanti e a sostenere diverse nostre iniziative”.

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