Incendi a Palermo e nel comprensorio, Legambiente presenta un esposto in Procura

Redazione

Palermo

Incendi a Palermo e nel comprensorio, Legambiente presenta un esposto in Procura
"Senza il supporto degli operai a terra, l'invio dei mezzi aerei non serve a nulla"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dinnanzi al ripetersi di notizie sui ritardi da parte della Regione nel noleggio degli elicotteri come causa del disastro degli incendi, Legambiente si dissocia da tali semplificazioni ed esprime solidarietà all’Assessore Regionale al Territorio ed al Comandante del Corpo Forestale. Un elicottero non serve a nulla se non ci sono le squadre a terra. “Con questi allarmismi si distoglie l’attenzione da problemi e responsabilità più seri – denuncia Angelo Dimarca Responsabile del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Gli incendi che hanno distrutto i boschi di Palermo sono legati allo scandalo degli operai assunti, ma non inviati ad operare per assenza di dispositivi di protezione individuale e di attrezzature. Addirittura le tute ignifughe devono essere in parte acquistate ed in parte sanificate, ricucite e sottoposte a trattamento antibatterico. E le tute utilizzate dagli stessi operai lo scorso anno erano tutte inutilizzabili? Dove sono finite tutte le attrezzature”? Legambiente chiede se queste procedure siano state adottate negli scorsi anni, se quest’anno sono state adottate solo a Palermo o in tutte le altre province  (dove però le squadre antincendio hanno cominciato ad operare prima). Chiede anche di accertare se l’Ispettorato Forestale di Palermo abbia inviato le autobotti utilizzando gli operai a tempo indeterminato e le guardie forestali di tutta la provincia addetti alla conduzione dei mezzi antincendio o gli autobottisti stagionali che non hanno bisogno di particolari attrezzature almeno a supporto di Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, a cui va la piena e totale solidarietà anche perché sono stati lasciati soli mentre centinaia di operai assunti dal Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale erano destinati a semplici corsi di informazione. “È solo semplice zelo burocratico di qualche funzionario, ma che produce danni incalcolabili per la collettività? Se ci fosse un’alluvione aspetteremmo i salvagente prima di intervenire a salvare le persone? Dopo le nostre denunce – conclude Angelo Dimarca –  stiamo ricevendo decine di segnalazioni da parte degli operai forestali su acquisti di attrezzature, irregolarità nelle graduatorie, che stiamo vagliando e che faremo confluire in un prossimo esposto alla Procura della Repubblica di Palermo ed alla Corte dei Conti”. Si tratta di semplici disfunzioni o di precise responsabilità omissive visto che ci troviamo dinnanzi ad emergenze di protezione civile?  Chi pagherà i costi dei Canadair che per 3 giorni hanno operato ininterrottamente su Palermo ed il danno erariale per migliaia di operai assunti e retribuiti, ma non inviati ad operare sul campo? Per Legambiente con la distruzione  dei boschi di Villagrazia di Palermo è iniziata una pericolosa stagione, più grave che negli anni precedenti,  che  farà  ancora una volta degli incendi e della gestione della Forestale siciliana il terreno per scontri sociali, facili consensi politici, nuovi affari per una industria del disastro folle con danni ormai inaccettabili per l’intera comunità e per l’ambiente, a cui bisogna mettere fine una volta per tutte.

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