Il prefetto Caruso cittadino onorario di Monreale

Redazione

Cronaca

Il prefetto Caruso cittadino onorario di Monreale

18 Gennaio 2016 - 00:00

Visibilmente emozionato, il prefetto Giuseppe Caruso, che è anche direttore dell'agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia, ha ricevuto, dalle mani del sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, la cittadinanza onoraria del comune normanno. La cerimonia si è svolta presso l'aula consiliare nell'ambito della presentazione del progetto "L'officina laboriosa", con cui sette rotary siciliani hanno finanziato il progetto della cooperativa sociale Sosvile di cui è presidente Marilù Monte. "Questo riconoscimento va diviso con chi collabora ogni giorno con me – ha detto il Prefetto Caruso -. L'Agenzia sta svolgendo un ruolo importantissimo nella lotta alla criminalità organizzata, non solo dal punto di vista militare, quindi togliendo loro le armi, ma anche e soprattutto non concedeno l'utilizzo dei beni, ma destinandoli per fini sociali. Ed è proprio questo il compito dell'agenzia: fare in modo che questi beni sottratti alla mafia, vengano destinati  solo ed esclusivamente per fini sociali. Ma questo può avvenire solo dopo le conclusioni processuali. ecco perchè, spesso, i tempi ci appaiono molto lunghi. Ma vi assicuro, che al termine del processo, noi agiamo in maniera rapida per fare in modo che questi beni vengano assegnati a chi lo merita". Per il sindaco Di Matteo, la consegna della cittadinanza a Caruso è un segnale importantissimo per dimostrare di come lo Stato sia vicino ai primi cittadini e di come la legalità trionfi sempre. Nel corso della manifestazione è stata presentata l'"officina laboriosa"; iniziativa sponsorizzata da sette club rotary (Palermo ovest, Palermo est, Palermo Nord, Palermo Monreale, Bagheria, Palermo Mediterranea e Palermo Baia dei Fenici) che, grazie ad una sovvenzione del Rotary Distretto 2110, Sicilia e Malta, sono riusciti a far destinare 10.000 dollari alla cooperativa sociale So.Svi.Le (solidarietà, sviluppo e legalità), di cui è presidente Marilù Monte: "abbiamo un terreno che ci è stato assegnato come bene confiscato in territorio di Monreale, ma alle porte di Roccamena – dice Monte – e per la prima volta il rotary sostiene un progetto in ambito agricolo. Quersto dimostra la bontà della nostra idea. Noi, adesso, faremo il massimo": Il progetto, come ha anche spiegato Marina Pandolfo, presidente del Rotary Club palermo ovest, prevede l'impianto di un mandorleto e l'allevamento dell'ape nera sicula, a rischio estinzione, nel terreno confiscato alla mafia e che è stato vandalizzato qualche tempo fa. 

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