I "Quaderni monrealesi", l'ultimo scritto di Schirò mai presentato ai cittadini

Redazione

Cronaca

I "Quaderni monrealesi", l'ultimo scritto di Schirò mai presentato ai cittadini
Ideato dall'amministrazione Gullo, sono rimasti conservati dentro delle scatole. E l'attuale amministrazione, nonostante i proclami, non li ha mai diffusi. Lo facciamo oggi noi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Di certo lo storico monrealese Giuseppe Schirò non immaginava che il suo ultimo scritto, “I quaderni monrealesi”, lo avrebbero letto solo pochi eletti e fortunati. Anzi. Nelle sue idee c’era la creazione di un vero e proprio “foglio culturale” da distribuire gratuitamente ai monrealesi per raccontare loro le origini della cittadini normanna, i fatti dimenticati o poco conosciuti. Ecco perché sono nati i “Quaderni monrealesi”, una pubblicazione mai uscita, ma stampata e tutt’ora custodita a casa di Rosario Lo Cicero, presidente dell’associazione “Festina Lente” a cui è stato dato il compito di curare la realizzazione, stampa e diffusione di queste pubblicazioni. In prima pagina la faccia dell’allora sindaco Toti Gullo, che definiva il progetto “piccolo, ma ambizioso”, e che aveva come finalità “quello di riportare alla luce della nostra memoria, tradizioni, personaggi, monumenti, lapidi, avvenimenti che hanno segnato la storia della nostra città”. Un progetto ben avviato, tanto da essere presentato alla stampa. “Vogliamo realizzare un viaggio esplorativo attraverso quegli elementi che attingono alla sfera della storia locale per attivare una serie di ragionamenti su Monreale, acquisire qualche frammento della nostra memoria collettiva per costruire elementi fondatori di nuovi valori di convivenza e che vedano finalmente i cittadini protagonisti della costruzione di quella Monreale migliore, più vivibile e più bella che tutti ci auspichiamo di avere”. Sono le parole dell’allora assessore alla Cultura Fabio Sciortino. Ed oggi più che mai, a distanza di oltre otto anni, risuonano come “parole lanciate nel vuoto”, attualissime ed utilizzabili anche per l’attuale amministrazione a cui era stato proposto, sempre dall’associazione Festina Lente, di ristampare i Quaderni, mantenendo solo il foglio che contiene lo scritto di Schirò e modificando la prima pagina per attualizzarla. Salvino Caputo si era impegnato, secondo quanto riferisce Rosario Lo Cicero, così come il sindaco Filippo Di Matteo. Ma a cinque mesi dalle elezioni e, quindi, dopo cinque anni di gestione del Comune, i quaderni monrealesi rimangono ancora dentro gli scatoli della tipografia. Dimenticavamo: nonostante i loghi del Comune di Monreale e della Provincia di Palermo in bella mostra sui Quaderni, la stampa è stata pagata dall’associazione monrealese. “Aspetto ancora il rimborso”, dice Lo Cicero. E leggendo un pezzo dell’articolo di Schirò, mai le sue parole furono profetiche: “Questi quaderni intendono accendere fiaccole dal basso ad opera di piccoli o di grandi che si impegnano nella ricerca, nella scoperta, nei ritrovamento di frammenti di storia, quasi a creare la storia, non a subirla. Può essere un’idea eccessivamente ardita, può essere iniziativa dalla vita breve ed effimera, ma spero che non sia così, perché un autore passa, ma la comunità non passa. E questa intende essere un’opera della quale è autore la comunità”. MonrealePress, in esclusiva, pubblica il primo ed unico numero dei “Quaderni monrealesi”, dove potrete leggere l’ultimo scritto del professor Giuseppe Schirò. 

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