Gay Pride: divieto di critica?

Redazione

Palermo

Gay Pride: divieto di critica?
il punto di vista di Arianna Quartararo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mentre il Gay Pride di Palermo entra nel vivo, accolto con simpatia e buon senso da una moltitudine di palermintani (oltre che dai cori unanimi di encomio di politici ed opinionisti), la redazione di monrealepress vi propone un diversa chiave di lettura, perfettamente sintetizzata nell'articolo che la giornalista Arianna Quartararo ha pubblicato sul suo blog (L'ora di Arianna – www.ariannaquartararo.com). Lungi dal voler innescare inutili polemiche vogliamo solo dar voce anche a chi canta fuori dal coro.    GAY PRIDE A PALERMO, IL SINDACO E' "FUORI DAL COMUNE" di Arianna Quartararo Io non sono omofoba, ma proprio per niente. Ho sempre creduto nella libertà di "scegliersi" l'identità che si preferisce ed ho sempre creduto che non sia una colpa o un affronto alla natura, se nasci imprigionato da un corpo che non senti tuo. Tuttavia trovo assurdo tutta questa spettacolarizzazione tipica di un pride. Non voglio dire che si tratti di una carnevalata, ma non reputo sia il modo migliore per la lotta all'autodeterminazione. Essendo eterosessuale, mi rendo conto che magari non mi è chiaro il movente emozionale di questo tipo di manifestazioni, ma sono convinta che in realtà queste forme di protesta conducano all'effetto opposto; in una sola parola: ghettizzazione. Un po' come quando per la "Festa della Donna" si incontrano nei locali donne  in balia della libera uscita, che per volersi sentire come "uomini" per una notte , magari andando agli spogliarelli, non fanno altro che travisare il messaggio dell'emancipazione. In un momento storico così delicato, con un comune al collasso, con scioperi e proteste di cassa integrati e licenziati, mi pare sia davvero fuori luogo. Un finanziamento che potevamo veicolare a ben altro. Corsi di formazione magari, così per buttarla lì, per far lavorare qualcuno e consentirgli una boccata d'aria per queste vacanze estive. La Boldrini, la Idem sono venute a Palermo per il cerimoniale d'apertura e rifletto su tutte le volte in cui le cariche istituzionali non sono state presenti nel territorio, potrei scrivere un'enciclopedia sull'assenteismo statale in Sicilia.Per esempio, qualche mese fa, in una zona periferica della città, è caduta una palazzina intera, decine di famiglie hanno perso tutto: la casa, i ricordi, la dignità;tutt'ora vivono in albergo e nessuno si è fatto vivo. L'emergenza alla dignità umana avrebbe bisogno di un "pride". Le volontà dell'amministrazione comunale mi lasciano sempre più perplessa, ma d'altronde le scelte impopolari sono il leit-motiv di questo sindaco che è proprio "fuori dal Comune" e dentro la trappola delle promesse elettorali.   Intato si infittisce il calendario degli appuntamenti, questa sera ai Cantieri Culturali della Zisa l'attesissimo cocerto last minute di Daniele Silvestri, raffinatissimo cantautore romano che ormai da diversi anni, anche grazie alla sua hit "Gino e l'alfetta" è diventato una vera e propria icona per la comunità GLBT, mentre domani sera, sempre ai cantieri culturali, quartier generale del Gay Village, spazio al rock un pò retrò dei Brunori Sas che divideranno il palco con Di Martino. Non solo musica ma anche un lungo elenco di incontri e dibattiti, come quello previsto giovedì 20 giugno alle 20.30 con il presidente della Regione Rosario Crocetta, alle Tre Navate.

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