È accaduto nell’ultimo week-end a Palermo, quando i Carabinieri della Stazione San Filippo Neri nell’ambito dei servizi predisposto per il lungo ponte dei defunti, hanno arrestato quatto persone del quartiere “Uditore”, per il reato di furto aggravato in concorso. Questi i nomi, degli arrestati: Anna Costa nata a Palermo classe1985; Filippo Ribaudo nato a Palermo classe1981, convivente di Anna Costa; Marianna Macaluso nata a Palermo classe 1991; Benedetto Bronzollino nato a Palermo classe 1985, convivente di Marianna Macaluso. Le due coppie, sono accusate di aver asportato dall’esercizio commerciale “Auchan” che si trova all’interno del Centro Commerciale Conca D’Oro, apparecchiature elettroniche in esposizione per la vendita al dettaglio. I Carabinieri della Stazione San Filippo Neri, a seguito di chiamata del responsabile della sicurezza del supermercato, intervenivano sul posto ed intercettavano quattro persone che con fare sospetto e mediante l’uso di carrello, si aggiravano tra i vari scaffali del reparto multimedia, dopo aver prelevato prodotti riponendoli all’interno del carrello metallico. I quattro non venivano mai persi di vista dagli addetti alla sicurezza e dai Carabinieri che osservavano tutti i loro movimenti. I quattro, si dirigevano verso i camerini prova posti all’interno dell’ipermercato, con il carrello al cui interno vi erano oggetti precedentemente prelevati dal reparto elettronica. Le due donne, entravano all’interno del camerino portando con loro il carrello e la merce al suo interno. Nel frattempo, i rispettivi conviventi stazionavano dinanzi il camerino, in attesa che le donne uscissero e permettendo loro di poter operare in assoluta tranquillità. Dopo circa cinque minuti, le donne, uscite dal camerino lasciavano l’area, dirigendosi con i propri compagni verso l’uscita, senza alcuna merce acquistata. Dopo aver oltrepassato le barriere anti-taccheggio, non entrate in funzione in quanto il sistema di sicurezza anti-taccheggio era stato precedentemente rimosso all’interno del camerino, venivano fermati dagli addetti alla sicurezza e dai Carabinieri che li attendevano ai varchi, per accertare se il tutto fosse in regola. Dopo aver effettuato una sommaria ispezione della borsa personale della signora Anna Costa e di quella personale indossata dalla signora Marianna Macaluso, all’interno di ciascuna veniva immediatamente notato un tablet Mediacom con relativi accessori ed un adattatore wireless Usb. Nel complesso la merce che era stata abilmente asportata dai quattro soggetti consisteva in 2 due smart-pad touch, marca “Mediacom” colore grigio/nero, del valore complessivo di 298 euro con relativi carica batterie e cavi USB/Cd Rom e 2 due adattatori wireless Usb con relativo cavo, del valore complessivo di 39,80 euro; Il totale della merce asportata ammonta a 337,80 euro. Dopo aver constatato che la merce era stata prelevata furtivamente dall’esercizio commerciale, e non essendo stata pagata alle casse dell’ipermercato, stante la flagranza del reato di furto aggravato, militari operanti provvedevano ad accompagnare i quattro soggetti in Caserma, per gli accertamenti di competenza. La merce in questione, veniva riconsegnata alla direzione dell’Auchan. Dell’arresto veniva informato il P.M. di turno che disponeva che i quattro fossero tradotti presso le rispettive abitazioni per essere sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo conclusosi nella giornata odierna con la convalida degli arresti, sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e rimessi in libertà. Stessa sorte, è avvenuta la scorsa sera a Palermo quando la pattuglia dei Carabinieri della Stazione Borgo Nuovo arrestava per “furto aggravato” Salvatore La Licata, nato a Palermo classe 1979, nullafacente. I militari operanti sorprendevano l’uomo mentre asportava dal supermercato “Ipercoop”, ubicato all’interno centro commerciale “La Torre” diversi capi di abbigliamento. Tutta la refurtiva recuperata è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria è stato sottoposto a regime di arresti domiciliari in attesa rito direttissimo conclusosi con la convalida dell’arresto e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma alla Polizia giudiziaria e rimesso in libertà.
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